Puntare su Locatelli è un segnale preciso della Juve

Nel bel mezzo della stagione, la Juve lavora per il rinnovo del contratto di Locatelli. “Puntiamo su di te anche per il futuro”, è la sintesi chiara del messaggio. Inimmaginabile fino a qualche settimana fa. In effetti il centrocampista aveva iniziato in maniera negativa, ingoiato anche lui dal vortice di mediocrità nel quale era finita la squadra. Puntuali le critiche. “Non è da Juve”, il refrain dei soliti noti. Così come immancabili sono arrivate le indiscrezioni su una possibile cessione. Poi la punzecchiata di Allegri quando ha parlato di categorie, facendo riferimento proprio alla mediana e all'assenza di Pogba. Manuel probabilmente si è sentito ferito nell'orgoglio e ha smentito tutti. Dopo l'infortunio ha collezionato una serie di prestazione ben oltre la sufficienza (17 le presenze tra campionato e Champions), con il doppio compito di rottura e regista allo stesso tempo, una sorta di taglia e cuci. Ormai è uno dei perni del centrocampo, finalmente equilibrato insieme a Rabiot e Fagioli. La porta inviolata nelle sei vittorie consecutive dipende anche al filtro della mediana. Paredes dovrà lottare per conquistare la titolarità.

Qualcuno forse deve recitare il mea culpa su Locatelli. I giudizi sicuramente sono condizionati dal costo del suo cartellino. Riavvolgendo il nastro, ricordiamo che dopo una trattativa lunga, lo scorso anno il Loca è arrivato dalla “gioielleria” Sassuolo. Formula del prestito biennale gratuito, obbligo di riscatto sostanzialmente automatico, fissato a 25 milioni, più 12, 5 di bonus, in parte già maturati. Ingaggio intorno ai 3 netti, inferiore a quanto gli avrebbe sicuramente offerto l'Arsenal. Il ventiquattrenne di Lecco ha respinto la corte dei Gunners (lo ha rivelato suo agente Castelnovo)  perché tifa Juve sin da bambino e l'arrivo in bianconero rappresenta la realizzazione di un sogno. La dirigenza e l'entourage del giocatore dovrebbero incontrarsi a primavera per l'acquisto a titolo definitivo. Contestualmente s'ipotizza il prolungamento fino al 2027, con aumento dell'ingaggio. Locatelli, Chiesa, Gatti, Miretti e Fagioli: ricreare uno zoccolo italiano è uno degli obiettivi per tornare all'antico.