Oppini a RBN: "Il ko col Maccabi momento chiave. Non possiamo accontentarci di un terzo posto"

"Il momento simbolo è quando Agnelli ha preso in mano la situazione dopo il ko col Maccabi, facendo capire che Allegri sarebbe rimasto il mister. E' stato un messaggio chiaro alla rosa, con tutti che hanno avuto un approccio diverso. La Juve poi è migliorata atleticamente e tutto ora sta andando bene". A dirlo a Terzo Tempo, trasmissione di Radio Bianconera, il conduttore e tifoso juventino Francesco Oppini.

"Se analizziamo le ultime sei giornate possiamo dire che la Juventus sta tornando dopo un inizio negativo, ma quando si parla dell'AllegriOut lo si fa in riferimento fino a un mese fa. Nonostante le assenze, era una Juve senza un minimo di idea o logica. I giovani sono stati utilizzati per necessità. Diversi erano irriconoscibili. Allegri non è diventato improvvisamente un brocco, ma nel presente si analizzava la situazione. In questo periodo, il fatto di essere tutti sull'AllegriIn mi indispettisce. La Juve arriva da un'annata disastrosa, si era partiti per lottare su tutti i fronti e poi succede quello che succede. Quello successo in Champions non se lo aspettava nessuno ed è grave per le casse societarie. Con quella rosa non si poteva fare peggio di così. Se ci accontentiamo dell'EL e del terzo posto dico che non va bene". 

Infine ha aggiunto: "Cosa sta funzionando? I giovani. Sono delle presenze che una squadra così importante che non possono non far riflettere. E' stata tutta una questione di voglia e di cambio di passo voluto dalla dirigenza del club. Anche con la Lazio si è visto finalmente gestire il gioco come una volta, una Juve solida. E abbiamo visto finalmente un Rabiot centrocampista completo, diverso da quello che abbiamo visto finora".