Non solo plusvalenze, saranno mesi di fuoco per la Juventus

La Juventus ha un mese di tempo per fare ricorso al Collegio di Garanzia del Coni con l'obiettivo di vedersi restituiti i 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d'Appello Federale per la questione plusvalenze. Fuori dal campo, i bianconeri sono attesi da un periodo molto caldo sul fronte della giustizia. La Procura Federale sta lavorando intanto al filone legato alla manovra stipendi, in relazione agli accordi tra club e giocatori nel periodo del Covid.

Poi c'è la questione denominata “partnership opache nei rapporti debito-credito con altri club” che riguarda altre plusvalenze. Infine le  possibili fatture fittizie e questo coinvolgerebbe anche alcuni agenti. Il Procuratore federale Chinè ha chiesto 40 giorni di proroga per le indagini che dovranno chiudersi entro il 10 marzo. Da quella data, salvo archiviazione, le persone incolpate avranno 15 giorni per presentare le memorie difensive, gli inquirenti 20 per i possibili deferimenti al Tribunale federale che a sua volta entro un mese dovrà fissare la data del processo. Che dovrebbe celebrare a maggio, quindi la sentenza si avrebbe nella parte finale del campionato.

Rispetto alla Giustizia ordinaria, il 27 marzo l'udienza preliminare dell'inchiesta Prisma. Il Giudice Picco dovrà decidere se mandare a processo meno, i 13 indagati, tra i quali l'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli. Intanto la Uefa attende i verdetti della giustizia italiana per poi decidere quali provvedimenti attuare rispetto all'inchiesta aperta per possibile violazione del Fair Play Finanziario. Tutto questo mentre a marzo la Corte di Giustizia Europea emetterà la sentenza sulla Superlega.