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Le parole di Scanavino e il futuro Juve tutto da scrivereTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 22 marzo 2024, 00:00Editoriale
di Franco Leonetti
per Bianconeranews.it

Le parole di Scanavino e il futuro Juve tutto da scrivere

L'AD Scanavino ha parlato di fiducia in allenatore e squadra, il tifoso bianconero attende di capire quale sarà l'imminente programmazione

Lo Juventus Business Forum, ospitato dall’Allianz Stadium due giorni fa è stata l’occasione per ascoltare, finalmente, la voce della società. L’evento è stato introdotto dal saluto di benvenuto di Maurizio Scanavino, Amministratore Delegato di Juventus, che ha affrontato il momento in casa bianconera, rilasciando alcuni dati che fortificano il solido basamento di una società leader, a livello mondiale. Cifre importanti ma che in questo momento assumono una dimensione diversa rispetto ai periodi in cui la Juve comandava la classifica e alzava trofei, soprattutto agli occhi dei tifosi. Vista la giornata specifica dedicata al business, opportuno riservare parte del discorso introduttivo ai numeri importanti mossi da Juventus: i sold out dello Stadium in questa stagione, i numeri iper milionari di appassionati in tutto il mondo, l’immensa fan base digitale tra social e piattaforme, unitamente all’aumento di capitale ormai pronto; iniziativa questa, fondamentale, per porre le basi di un progetto di sostenibilità e competitività nel prossimo triennio della squadra. Poi il discorso si è incentrato, inevitabilmente, sull’aspetto del campo e del momento tutt’altro che roseo a livello di risultati. Scanavino ha toccato tutti i lati dello status quo:” Parlando di calcio che è il nostro core business, questa stagione è iniziata con entusiasmo e con grande successo di risultati; in questo momento siamo in una fase un po' complicata. Sul campo a volte non siamo stati così brillanti, ma altre volte le prestazioni sono state molto positive e non siamo riusciti a ottenere quanto meritavamo. Per questo non ci abbattiamo, c’è grande fiducia nella squadra e nell’allenatore, tutti insieme stiamo lavorando per trovare la chiave per ripartire al più presto e centrare gli obiettivi della stagione in corso: la qualificazione in Champions League e il raggiungimento della Finale di Coppa Italia”.

In sintesi, la fiducia di società e proprietà, in attesa del fondamentale raggiungimento del posto Champions su tutti, esiste ed è viva: la Juventus è al fianco di allenatore, squadra e staff e vuole fortissimamente centrare gli obiettivi stabiliti ad inizio stagione. Ma serve tornare a vincere in fretta. La finale di Coppa Italia è traguardo di rilievo ma è sicuramente allocato in secondo piano rispetto al raggiungimento dell’Europa di prima classe, il vero punto da portarsi a casa, per non incorrere in un cataclisma che creerebbe situazioni disastrose, a livello finanziario e di programmazione imminente. Ciò non significa, a maggior ragione in questo frangente storico, che la Juve non debba mettere nel mirino e lottare per la coppa nazionale e, possibilmente, portarla a casa: anche perché resta l’unico trofeo, potenzialmente, in grado di finire nell’ampia e ricca bacheca di Madama. Una comunicazione corretta e chiara quella di Scanavino inerente il campo, con la sacrosanta ammissione che, dopo un’ampia parte di stagione corredata da risultati e vittorie, Madama è piombata in una fase delicata e negativa che necessita di una svolta immediata: una sorta di ripartenza imprescindibile a suon di successi in campionato.

Poi c’è il pensiero espresso che tocca squadra e allenatore che va, per forza, rivalutato a fine stagione, con numeri alla mano, risultati raggiunti e programmazione dell’imminente futuro: la fiducia esiste ma, palesemente, conteranno anzitutto gli obiettivi centrati o meno. Discorsi giusti e dovuti che però non allontanano i dubbi e le problematiche che, prima di fine stagione, la Juventus dovrà chiarificare, cosiccome quella che diventerà l’attuazione di piani sul mercato, arrivi e partenze, e il futuro di Max Allegri, ormai diventato un tormentone che si trascina da almeno un anno. Dalla società, dalla proprietà, dalla dirigenza, ad obiettivi, si spera ottenuti, dovrà poi partire un filo comunicativo cristallino per informare i milioni di tifosi su cosa succederà nel prossimo imminente futuro. I supporter zebrati attendono di capire e di conoscere il destino di una Juve che, nel Dna, ha sempre avuto il diktat di essere competitiva fino alla fine, con una finestra spalancata su trionfi e i successi. Le linee guida sono ormai note, il file rouge passa attraverso i giovani, la qualità della rosa, la sostenibilità, il raggiungimento del pareggio di bilancio nei prossimi due o tre anni, ma ciò che importa di più ai milioni di tifosi è capire quando questa squadra tornerà prepotentemente in lizza per vincere. La sensazione netta è che i piani che scatteranno da giugno in poi, si porteranno dietro una programmazione figlia dell’attuale momento, poi starà ai piani alti dirigenziali della Juventus esplicitare, senza tanti giri di parole, quale futuro attende la Vecchia Signora. Con tanta, reale, concreta chiarezza, e pochi discorsi in politichese, in fondo il tifoso bianconero si attende tutto ciò nei prossimi mesi. Sapere che tipo di Juve verrà approntata, e per quali traguardi la squadra sarà attrezzata per competere.