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tmw / juventus / Editoriale
Per tornare a vincere servirà tutto il meglio della Juventus, in campo e fuoriTUTTO mercato WEB
mercoledì 27 marzo 2024, 18:10Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Per tornare a vincere servirà tutto il meglio della Juventus, in campo e fuori

Ormai è diventato anche inutile cercare, invano, spiegazioni alle storture a cui stiamo assistendo in questa stagione. I fatti, non le illazioni, raccontano di una società, l'Inter, a cui (sarà un caso) ma non è andato mai nulla male. Ogni decisione in campo e fuori sempre dalla "parte giusta", complesse problematiche societarie snobbate dalla stampa e ignorate dalla Federazione. Va tutto bene, i regolamenti cambiano o si adattano alle circostanze, esattamente come accadeva, all'inverso, alla Juventus nella passata stagione. Decisioni affrettate, sentenze prima dei processi, narrazioni mediatiche avventurose e bieche che anticipavano verdetti costruiti da una Procura che neanche aveva competenza ad agire. E anche lì andava tutto bene.

Sono certo che qualcuno, tra quelli che stanno leggendo, penseranno: "Siamo diventati quelli che sfottevamo. Complottisti e dietrologi per giustificare sconfitte". E invece no, non è così. Perché qui nessuno sta negando la superiorità tecnica dell'Inter, il primo posto meritato in classifica, anzi, addirittura si sta elogiando il lavoro di Marotta in bilico sul filo di una società fortemente indebitata. Il problema è nella disparità palese di comportamento delle istituzioni, della Federazione e della stampa nel racconto di questa stagione. L'anno scorso si pagavano investigatori per scoprire se la Juventus avesse pagato il biglietto aereo a Suarez nel famoso esame di Perugia, e a proposito di questa vicenda per la quale la Juventus non è stata mai formalmente parte in causa, se non sulle pagine dei giornali che la mandavano in pasto al tribunale del popolo, si è scoperto che ci sono dossier illegali che evidenziano quanto la Juventus fosse spiata. Si cercava il torbido anche dove non c'era mentre ora, davanti ad una squadra che sta vincendo uno scudetto e impostando il mercato della prossima stagione senza sapere neanche a chi apparterrà il prossimo anno, con un presidente che non può varcare il confine italiano, nessuno si chiede nulla. Va tutto bene. Non solo. Sedicenti giornalisti parlano di stampa asservita (riferendosi a quei pochissimi giornalisti che si stanno facendo delle domande) paragonandola al periodo di Calciopoli. Già, Calciopoli. E anche lì ci pensi e ti viene in mente che venne assegnato uno scudetto ad una squadra, arrivata terza in classifica, ritenuta successivamente colpevole ma troppo oltre i termini e quindi prescritta. 

E pensi che l'Inter festeggerà quest'anno la seconda stella senza tenere conto che uno dei 20 scudetti non è legalmente ascrivibile, anzi lo è solo perché al tempo avevano fatto passare troppo tempo prima di giudicare e punire le grandi colpe dell'Inter. Il "caso" Acerbi è soltanto l'ultimo in ordine di tempo. Non sappiamo cosa abbia detto di preciso, magari con uno sforzo di onestà potrebbe raccontarlo e invece il fatto che abbia addirittura negato ciò per cui, in campo, si era scusato (e qui ci sono le immagini a provarlo) è indicativo della situazione. Ma per la Procura se non esce il video che prova la frase, a parità di versione si difende l'offendente e non l'offeso, pur riconoscendo nel dispositivo che l'offesa c'è stata e che Juan Jesus non mente. Surreale, tutto surreale. E allora, per chiudere, prendo in prestito le parole dell'amico Pasquale Gallo: "la Juventus per ricominciare a vincere deve tornare più forte di tutto e tutti".