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tmw / juventus / Editoriale
La Juventus i soldi li ha o non li ha?
giovedì 18 aprile 2024, 17:29Editoriale
di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

La Juventus i soldi li ha o non li ha?

I tifosi bianconeri stanno vivendo un periodo di disorientamento: occorre fare un po' di chiarezza sulla situazione della Vecchia Signora

Molti tifosi della Juventus stanno vivendo un periodo, diciamo così, interlocutorio. Dopo le parole di John Elkann, che ha annunciato un nuovo anno zero per la prossima stagione, in tanti sono rimasti spiazzati, anche perché di questo nuovi inizio si parla sostanzialmente già da qualche anno. In principio, sarebbe dovuto essere quello di Andrea Pirlo l’anno zero, ma il cambio di rotta dopo una sola stagione ha portato alla restaurazione sotto la “vecchia” guida tecnica di Massimiliano Allegri.

Da quel momento in poi, dobbiamo essere onesti, nonostante i costi rimasti esorbitanti, la rosa della Juve è andata depauperandosi a livello tecnico anno dopo anno. Cristiano Ronaldo è stato sostituito con Moise Kean, a centrocampo sono stati promossi diversi ragazzi del settore giovanile e le spese sul mercato sono andate sempre più scemando. Basti pensare che l’estate scorsa è arrivato il solo Weah e a gennaio sono stati presi i quasi “oggetti misteriosi” Djalo e Alcaraz.

In mezzo, non dobbiamo dimenticarlo, c’è stata una seconda “calciopoli”, che ha privato la Juve non solo delle risorse derivanti dalla partecipazione alle coppe europee, ma anche di quell’appeal nei confronti di sponsor e investitori che ha ulteriori danni collaterali in termini economici. È così che la proprietà ha messo nuovamente mano al portafogli inserendo nelle casse della società il terzo aumento di capitale nel giro di pochi anni. Un boccata d’aria fresca che servirà a dare respiro al nuovo piano industriale che dovrà portare al pareggio di bilancio tra il 2026 e il 2027 (il precedente prevedeva lo stesso obiettivo al 30 giugno 2024).

Essere sostenibili oggi per tornare ad essere grandi domani: è questo l’attuale motto della Juventus, che viene addirittura prima del “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Paradossalmente, in questo momento storico, alla Vecchia Signora non servirebbe una vittoria estemporanea di un campionato, se a questo non seguissero costanti piazzamenti in Italia e in Europa. Il percorso è dunque tracciato, con la priorità di mantenersi tra le prime quattro del campionato, andando quanto più possibile avanti in Champions ogni anno. Solo dopo aver stabilizzato la situazione, si potrà pensare di fare passi più lunghi della gamba con investimenti di un certo tipo.

La situazione patrimoniale della Juventus, in definitiva, è quella di un club che non teme fallimenti e non ha bisogno di fare prestiti. Ci sono però le spese correnti e un bilancio da tenere in ordine per raggiungere la sostenibilità di cui dicevamo prima. Mancano ancora qualche decina di milioni di plusvalenze da qui a giugno per proseguire la strada del rientro, quindi prima ancora di pensare agli acquisti, Cristiano Giuntoli dovrà portare a casa un margine dalle principali cessioni. Poi potrebbe essere una sorta di 1 a 1 tra milioni incassati e spesi. Poiché ogni discorso è rinviato al raggiungimento degli obiettivi minimi (qualificazione Champions e finale di Coppa Italia), fino ad allora sono congelati anche gli eventuali rinnovi.

Solo dopo capiremo concretamente cosa potrà fare e cosa non potrà fare il Football Director della Juventus. Qualcosa, però, la si può già intuire: usciranno diversi elementi tra scadenze contrattuali e cessioni inevitabili, ragion per cui ci saranno un bel po’ di elementi da sostituire cercando di mantenere equilibrato il valore tecnico della rosa. Un paio di parametri zero, in questo senso, vanno messi in conto, poiché non si possono acquistare tutti i cartellini che serviranno. Così come sono in conto altre promozioni di giovani, tra quelli emergenti internamente e i rientri dai prestiti. Trovare il compromesso non è semplice e richiede un tempo più o meno variabile. Non si può fare altro che fidarsi di Giuntoli e dei suoi fidi collaboratori, in arrivo a Torino a breve. E armarsi di tanta pazienza. Fasciarsi la testa prima del tempo non servirebbe esattamente a nulla.