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Cobolli Gigli: "Crisi Juve? Allegri non è l'unico responsabile. E su Thiago Motta..."TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
giovedì 18 aprile 2024, 18:19Altre notizie
di Fabiola Graziano
per Bianconeranews.it

Cobolli Gigli: "Crisi Juve? Allegri non è l'unico responsabile. E su Thiago Motta..."

L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha concesso una lunga chiacchierata ai microfoni di TV Play, nella quale ha analizzato il presente e il futuro del club bianconero:

"È stato un grande dispiacere che la Juve abbia compromesso la buona situazione creatasi all’inizio, non è stata la Juventus che mi aspettavo. Le ultime partite hanno dato segnali di ripresa, ma bisogna cercare di vincere e non basta pareggiare contro il Torino. Questo punto di arrivo in Champions è fondamentale per i conti, per il morale dei tifosi, e bisogna che qualcuno faccia qualcosa. E per qualcuno intendo i giocatori, che hanno perso quello spirito forse da quando hanno iniziato a capire di non essere più in corsa per lo s.cudetto

Il futuro della panchina? Thiago Motta è un giovane allenatore che sta sicuramente facendo bene e sta ottenendo molto da una squadra valida come il Bologna. E’ un ragazzo che può essere preso da una squadra che deve rilanciarsi, come la Juventus, con un numero di giocatori giovani gestiti da persone capaci. Detto ciò, sono sempre stato un allegriano, perché Max mi piaceva come allenatore anche se il gioco effettivamente non è mai stato sfavillante, come il gioco che ci aspetteremmo dalla Juve. Se lo confermerei? La situazione di Allegri è stata un po’ compromessa da questo periodo lungo di risultati non positivi. Quando mi muovo e incontro delle persone, sento giudizi non positivi sul futuro di Allegri alla Juventus. Il calcio, e nello specifico quello italiano, è ingrato. Se vinci una partita sei bravissimo, se perdi una partita sei una scarpa. È il destino della Juventus, che ha infilato un filotto negativo e i tifosi, da quello che ho percepito io, non amano il gioco di Allegri e ritengono che abbia fatto il suo tempo. C’è ingratitudine. Allegri viene da una stagione come quella dell’anno scorso in cui è arrivato terzo, tenendo in mano la squadra da solo con tutto il marasma che c’era per il processo sportivo. Dopodiché ha iniziato bene, c’eravamo illusi da tifosi che la Juve potesse correre con l’Inter per lo scudetto. La delusione è stata pesantissima e l’ingratitudine che c’è in Italia nel mondo del calcio ha trovato il responsabile in Allegri. Sicuramente non è riuscito ad agire sulla squadra come l’anno scorso, però lui non è l’unico responsabile di questa situazione negativa della Juventus. Però bisogna anche dire che la Juve deve vincere, non basta pareggiare contro il Torino. Non basta fare i primi 40 minuti giocando un bel gioco e poi un secondo tempo col rischio di subire gol.

Se c’è un calciatore con il quale ho legato di più? Di rapporti non ne ho con nessuno. Ho lasciato la Juventus e non è che i giocatori si mettono a telefonarmi. Ho incontrato di tanto in tanto i calciatori, e c’è stato qualche incontro amichevole, talvolta anche affettuoso. Trovo che Del Piero è il personaggio che ha dato tantissimo a quella Juventus di cui ero Presidente. Ricordo sempre Del Piero al Bernabeu, quando segnò due gol meravigliosi, e ci fu una standing ovation fatta dagli sportivissimi tifosi del Real Madrid. Allora non posso che dire Del Piero".