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Juventus: l’inutilità delle ultime due sessioni di mercatoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 20 aprile 2024, 15:00Primo piano
di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

Juventus: l’inutilità delle ultime due sessioni di mercato

Weah, Alcaraz e Djalò non hanno praticamente dato alcun apporto alla Juve: Allegri avrebbe preferito altro, ma il suo "peso" è ai minimi storici

Se ci fosse stato bisogno di un’ulteriore conferma, la gara di Cagliari ha confermato che le ultime due sessioni di mercato per la Juventus siano state completamente inutili. Almeno in entrata, perché in uscita il club bianconero si è giustamente sollevato di ingaggi pesanti, visto che la priorità del nuovo piano industriale è quella di far tornare i conti in ordine, dopo che la penalizzazione dello scorso anno ha privato la Vecchia Signora di oltre 100 milioni di euro.

Rimane ovviamente il dubbio relativo alla guida tecnica: sarebbe cambiato qualcosa con un altro allenatore? Forse sì, forse no, sta di fatto che noi oggi dobbiamo commentare ciò che abbiamo visto fin qui ed è fin troppo evidente che le operazioni in entrata delle ultime due sessioni (condizionate indiscutibilimente dal budget risicato) non hanno fornito alcun valore aggiunto alla squadra. In estate è arrivato Timothy Weah, esterno d’attacco che nell’ultimo anno era stato adattato a quinto e anche a terzino, ma bastavano 15-16 partite per poter dire che l’americano fosse pronto per fare stabilmente un nuovo ruolo?

Fin qui Tim Weah ha messo insieme poco più di 1.000 minuti conditi da 1 gol e 1 assist. Troppo poco per quelle che erano le aspettative. Sta facendo peggio, se possibile, Carlos Alcaraz, che è arrivato a gennaio dal Southampton, formazione di Serie B inglese nella quale non era nemmeno un titolarissimo. Ad oggi l’argentino ha messo insieme 238 minuti e 1 assist, ma soprattutto è sempre parso spaesato in campo, posto che non è facile inserirsi in una squadra che indubbiamente in questo momento non funziona.

Oggetto misterioso, infine, Tiago Djalò, calciatore sbarcato a Torino reduce dalla rottura del crociato e mai visto all’opera se non in qualche sgambata contro dilettanti alla Continassa. Massimiliano Allegri avrebbe preferito altri profili, soprattutto a gennaio, quando c’erano da sostituire Pogba e Fagioli, ma il peso del tecnico livornese in questo è ai minimi storici e al di là delle dichiarazioni di facciata, non si vedono margini per proseguire assieme.