Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Altre notizie
Padovano: "Il compagno che ricordo con più gioia è Vialli. Sogno di fare il ds"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 11 aprile 2024, 12:30Altre notizie
di Giulia Borletto
per Bianconeranews.it

Padovano: "Il compagno che ricordo con più gioia è Vialli. Sogno di fare il ds"

Ospite spesso anche di RadioBianconera, l'ex attaccante della Juventus Michele Padovano ha parlato ai microfoni di RadioTV Serie A con Rds di tantissimi argomenti, tra cui il passato (quindi anche il bianconero) ma soprattutto il futuro. “Ho l’attestato da direttore sportivo, mi piacerebbe restituire quello che ho ricevuto al mondo del calcio. Ho fatto una carriera eccezionale, sono convinto che sia attraverso la mia esperienza nel mondo del calcio, sia per la mia vicenda, posso essere d’aiuto a ragazzi giovani. L’importante è che mi arrivi la proposta da parte di un club solido che abbia progetti a lunga scadenza. Vedremo cosa succederà, sul tavolo ci sono un paio di cose che sto valutando". 
 
Il ricordo più bello che ho con la Juve?Partita contro il Vicenza, calcio di punizione. I primi mesi Zidane era un ragazzo meraviglioso, molto timido, dovevamo cavargli le parole con le tenaglie. In quell’occasione lui mi guardò e disse: “Calciala te”. Io lo guardai come per dire: “Questo è pazzo”, perché in allenamento i suoi calci di punizione erano quasi tutti gol.

Il compagno che ricordo con più felicità è Gianluca Vialli. Era una persona meravigliosa, la mia scelta di andare a giocare in Inghilterra fu dettata dal fatto che lui era lì. Decisi di andare a Londra perché sapevo che lui mi avrebbe aiutato a inserirmi e così è stato. Abitavamo a 300 metri di distanza, mangiavamo sempre insieme: ci siamo frequentati più a Londra che a Torino. Cosa resta di quei momenti? Il palmares rimane, nel cuore e nella mente. Ho una vetrinetta con tutte le coppe che ho vinto, quando la riguardo scappa la lacrimuccia. Devo ringraziare la società Juventus che mi ha permesso di arrivare in un club così importante e così forte, tutti i compagni che mi hanno aiutato nell’inserimento: era una squadra già forte che aveva vinto il campionato l’anno prima, l’anno dopo siamo riusciti a vincere la Champions: ringrazierò la società per sempre”.