Gatti: "Della Juve mi ha stupito una cosa. A cosa è dovuto il blackout? Un'idea ce l'ho..."

"Cosa mi ha stupito di più della Juve? La cura dei dettagli e la grande umiltà dei compagni. Si può crescere, la Juve ti dà tanto, ma devi dare tanto anche tu". Se qualcuno volesse delle informazioni in merito agli effetti della Vecchia Signora sui suoi giocatori, si può chiedere conto a Federico Gatti. Il difensore centrale di Madama ha subito avvertito la pressione che richiede il club bianconero. E, forse, l'ha anche un po' subita, se si considera il periodo più nero che bianco vissuto recentemente dalla Juventus. La mancanza di spalle larghe nel gestire momenti difficili ha inciso sulla sua tenuta mentale e su quella del resto della squadra. Tuttavia non c'è più tempo di pensare al passato. Il ritorno alla vittoria contro la Lazio e contro la Fiorentina deve rappresentare un viatico per centrare i due obiettivi stagionali: la qualificazione alla prossima edizione della Champions League e la conquista della Coppa Italia. Ecco le sue parole:

"Non saprei motivarlo, è difficile. Abbiamo passato un periodo no in cui è mancato qualcosa: mesi prima una palla finiva sul palo e ed entrava in porta, in quel periodo succedeva il contrario. Ci è mancata un po’ di esperienza. Ora abbiamo questi due obiettivi, Champions e Coppa Italia, e non possiamo lasciarceli sfuggire, per nessuno motivo. Dobbiamo vincere il derby perché dopo i tre punti vivi meglio, ti alleni meglio ed è tutto più bello".