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BASTA UNA MEZZ'ALA PER VOLARETUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 25 settembre 2018, 11:00Primo piano
di Caterina Baffoni
per Tuttojuve.com

BASTA UNA MEZZ'ALA PER VOLARE

Una partita apparentemente senza storia ma finita comunque sul binario giusto per una Signora operaia ma senza freni, e che impiega 81 minuti per piegare la resistenza di un Frosinone ordinato e compattato nella propria trequarti. La resistenza all'urto avversario dei Ciociari, però, si esaurisce inevitabilmente dinanzi alla perseveranza del giocatore più atteso: CR7, che sigla così il suo terzo gol in bianconero dopo ripetuti tentativi di bucare la rete, per poi riunirsi in un grande abbraccio col raddoppio di Bernardeschi al 4° minuto di recupero, sempre più uomo decisivo per la Vecchia Signora. E' stata costante la pressione dei bianconeri per tutta la durata della gara e, nonostante la squadra di Longo si sia difesa sempre con ordine, alla fine hanno saputo prevalere i 19 tiri in porta contro i 2 dei padroni di casa.

Il primo tempo di Frosinone evidenziava tuttavia, oltre alla fisiologica stanchezza post Champions, il mancato appoggio dei due terzini che invece avevano saputo incidere maggiormente in quel di Valencia sfondando il muro del Mestalla. Non a caso sono emerse meno sovrapposizioni e minore precisione, tutto a vantaggio dei padroni di casa, compattati davanti all’area nel più classico dei "catenacci" italiani.  Non risulta dunque essere un caso se nella ripresa Allegri ha prima sostituito Bentancur con Federico Bernardeschi, la classica mezzala che per caratteristiche tecniche è più abile ad andare sull’esterno, e soprattutto al 69’ inserendo anche Cancelo al posto di Cuadrado per cercare più imbucate al centro dell'area. E i miglioramenti, alla fine, si sono manifestati grazie al maggiore sfruttamento dell’ampiezza e dei cross.

 Una prova, quella proposta dai campioni d'Italia, complicata ma efficace, solida e fruttuosa con un Cristiano che, dopo la doppietta rifilata al Sassuolo, non solo trova nuovamente la gioia personale con la prima rete fuori casa, ma si dimostra anche utile e generoso nel ripiegare in copertura aiutando i compagni nelle retrovie. 

Passano come vincenti e giuste dunque le scelte di Max Allegri, autore di un turnover ragionato all'indomani delle fatiche di Champions da smaltire e in vista del turno infrasettimanale. L'allenatore livornese difatti porta a casa il bottino pieno grazie al passaggio a gara in corso al 4-2-3-1, sistema di gioco impreziosito dalla buona vena dell'ex Fiorentina, subentrato nella ripresa, che prima spacca il match e poi lo mette in cassaforte confermandosi sempre più pedina essenziale per lo scacchiere bianconero, capace di "accendere" Madama col merito di portare in dote una maggiore freschezza e pericolosità dell'azione offensiva sul centro sinistra, dove era apparsa un po' troppo compassata e ben controllata dagli avversari ben disposti dietro la linea del pallone.

Per il trentatré bianconero si è trattato di un ulteriore passo in avanti dal punto di vista dei numeri se pensiamo che 86,2% è stata la percentuale in termini di passaggi riusciti, 41 i palloni toccati, 4 le occasioni create, 6 i cross e 1 goal. Una crescita impressionante se si considera come lo scorso anno furono quattro le reti realizzate in campionato dato che quest'anno siamo già a quota due in quattro partite, con la consapevolezza che rispetto a dodici mesi fa le certezze nei suoi confronti sono notevolmente aumentate, grazie alla pazienza di un giocatore che ha saputo aspettare il proprio momento allenandosi con costanza e caparbietà, e facendosi trovare sempre pronto ad ogni appello del mister, a prescindere dalla titolarità o meno.

Ritmo, testa bassa, pochi guizzi e fiammate vincenti : questa è la nuova versione di Madama che concede spazio a tutti, a maggior ragione a chi, come Federico, sa aspettare il proprio momento e non si sente mai veramente appagato.

La strada, non può che essere quella giusta.