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ESCLUSIVA TJ - Saphir Taïder: "Mi auguro un pari tra Juve e Bologna, i bianconeri rivinceranno il titolo. L'appeal di CR7 e che qualità Pjanic! Sul 2012 e quella compropietà..."TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 26 settembre 2018, 11:00Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Saphir Taïder: "Mi auguro un pari tra Juve e Bologna, i bianconeri rivinceranno il titolo. L'appeal di CR7 e che qualità Pjanic! Sul 2012 e quella compropietà..."

Per lunghi anni è stato avversario della Juventus con le maglie di Bologna, Inter, Sassuolo e successivamente ancora nei rossoblu. E nella sfida che si disputerà questa sera allo Stadium, Saphir Taïder potrebbe essere considerato come un doppio ex. Sì, perché come ci racconterà lui stesso nel gennaio del 2012 fu acquisito, per metà, proprio dal club bianconero. La redazione di TuttoJuve.com lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per raccontare la sua avventura in MLS e non solo:

Come ti stai trovando a Montreal?

"Direi molto bene, ho fatto una scelta importante sia a livello calcistico che a livello di vita e sono molto contento di questo. Sicuramente qui c'è meno tattica rispetto in Italia e si segna di più, quello che mi ha colpito è lo spettacolo e il divertimento dei fans. C'è decisamente più libertà".

Dicono che il calcio americano sia un po' l'ultima spiaggia per i giocatori che spesso si trasferiscono per concludere al meglio la carriera. Però negli ultimi anni sono arrivati campioni importanti come David Villa, Sebastian Giovinco e Zlatan Ibrahimovic. Che difficoltà ha il campionato?

"E' un campionato in netta crescita, anno dopo anno migliora sempre più. Un segno tangibile della loro voglia di crescere è rappresentata dagli stadi e dagli impianti che sono sempre molto innovativi. E questo invoglia i giocatori a provare questa esperienza. A livello calcistico ci sono tanti bravi giocatori che non sono molto conosciuti, molti di loro sono americani e messicani che hanno questo sport nel sangue. Non è l'Italia, ma qui c'è davvero un buon livello".

Come lo vedi in generale il campionato italiano? Rispetto agli anni scorsi si è rilanciato?

"A me sembra di rivedere, onestamente, lo stesso campionato degli altri anni. La Juve è sempre davanti a tutte, il Napoli sta inseguendo ma le altre fanno fatica. Seguo le mie ex squadre, tra cui il Bologna che è la mia squadra. La Serie A è importante, ma sembra sempre uguale".

Hai giocato tantissimi Juventus-Bologna, nel 2012 trovasti il tuo primo gol in Serie A proprio contro i bianconeri. Quali sono le tue sensazioni a riguardo?

"Sarà una bellissima sfida soprattutto per i giocatori del Bologna. Ricordo ancora la prima volta che giocai in quello stadio, c'erano giocatori e tifosi importanti. E' sempre stato un piacere, riuscii anche a segnare e di certo non mancavano gli stimoli quando li affrontavo. Spero che possa andare bene ai rossoblu, mi auguro che in quel di Torino arrivi un pareggio. Tra l'altro ai bianconeri ho segnato due gol: quello che citavi te e quello segnato nel maggio del 2017. Quest'ultimo per me è uno dei più belli che ho realizzato".

Quale sarà l'atteggiamento giusto del Bologna? Secondo te se la giocherà a viso aperto oppure si difenderà cercando la ripartenza?

"Secondo me il Bologna dovrà aspettare e, soprattutto, non dovrà prender gol. In quel caso potrebbero aprirsi gli spazi per far male, poiché la Juventus si ritroverebbe ad attaccare e concederebbe sicuramente qualcosa. Se te la giochi come fanno loro, ti ammazzano senza pietà. La squadra di Inzaghi dovrà giocare una buona partita dal punto di vista tattico e gli auguro di capitalizzare le poche occasioni che costruiranno, perché contro la Juve al massimo puoi costruire due o tre palle gol. Non di più".

Hai provato a sentire qualche tuo ex compagno per augurargli "buona fortuna"?

"In questa occasione non ho ancora avuto tempo, ma conterò sicuramente di farlo. Ho mantenuto dei buoni rapporti con i miei ex compagni di squadra, soprattutto quelli con cui ho giocato insieme".

In che posizione potrà arrivare quest'anno il Bologna? Secondo te potrà salvarsi la squadra di Inzaghi?

"Può tranquillamente salvarsi, perché possiede degli uomini di grande qualità come la dirigenza, l'allenatore, i giocatori e le strutture che sono importanti. Le persone vogliono sempre avere di più, ma la qualità c'è. A mio avviso il Bologna è da decimo posto, non da zona calda. Chi critica questa squadra deve ricordarsi che quest'anno c'è stato un rinnovamento e i risultati non possono arrivare subito. Bisogna avere un po' di pazienza".

Sicuramente in America, alla Juventus è associato il nome e cognome di Cristiano Ronaldo. Come vedi il portoghese e che cosa pensi di questa Juventus?

"La Juventus vincerà il campionato e arriverà tra le prime quattro in Europa, perché ha una rosa con giocatori davvero importanti. Tutti conoscono le doti di CR7, non ho idea se farà gli stessi gol che ha fatto in Liga ma bisogna considerare che il calcio italiano è diverso. L'appeal che ha portato alla Juventus e a tutto il movimento calcistico italiano è pazzesco, tutti i suoi compagni di squadra cresceranno giocando insieme a lui".

Il centrocampo della Juventus lo hai affrontato tantissime volte. Quale è il tuo giudizio?

"Io avevo una predilezione per Arturo Vidal, era il centrocampista che più mi colpiva della Juventus. Certo c'era anche Andrea Pirlo, ma il cileno lo osservavo per la sua grinta e la sua voglia di non mollare mai. Ora c'è Pjanic che possiede molta qualità, tecnica ed intelligenza di gioco alla Juventus. I bianconeri hanno a disposizione campioni del calibro di Matuidi, Khedira, Can ma la mancanza del bosniaco si avverte più di quella degli altri".

Sei stato di proprietà della Juventus per sei mesi, ma non ci hai mai giocato. Quale è stata la tua reazione?

"Avevo fatto bene i primi sei mesi al Bologna, poi quando un giovane si mette in evidenza attira su di sè l'attenzione delle più grosse squadre. Per me è stato un orgoglio l'acquisto a metà della Juventus, ma i rossoblu volevano tenermi e a 19 anni sarebbe stato difficile conquistarmi un posto alla Juve. Successivamente le mie buone prestazioni mi portarono all'Inter".

Non c'è qualche rimpianto? Forse con tre anni in più saresti stato definitivamente pronto per il salto di qualità.

"Non sono un uomo che vive di rimpianti. Ho sempre fatto del mio meglio in campo, in Italia ho giocato più di 150 partite e sono contento dell'immagine che ho dato ai tifosi. Mi auguro, in futuro, di poter tornare in questo paese ma ora penso a far bene con il Montreal".

Si ringraziano Eric Forest, addetto stampa del Montreal Impact, e Saphir Taïder per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.