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Undici metri - Juve costruita per gare come quella del Wanda. Il cammino in Champions dirà molto sul futuro dei bianconeri
sabato 16 febbraio 2019, 02:02Il punto
di Brian Liotti
per Tuttojuve.com

Undici metri - Juve costruita per gare come quella del Wanda. Il cammino in Champions dirà molto sul futuro dei bianconeri

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.

La Juve ha superato brillantemente il Frosinone. Questa era la classica partita “trappola”, il rischio di prendere i ciociari sottogamba e di essere distratti dalla Champions era molto alto. I bianconeri invece hanno giocato con testa e grinta. Tre gol d’autore: il gioiello di Dybala, il gol di rapina e tenacia di Bonucci e la rasoiata di Ronaldo per una Juve che ha fatto il suo dovere contro un buon Frosinone.
Adesso tutte le energie mentali e fisiche saranno rivolte alla partita di Madrid. La trasferta al Wanda Metropolitano è uno snodo fondamentale della stagione juventina. Nessuno lo ammetterà mai apertamente, ma quest’anno la Juve punta al bottino grosso in Europa o quanto meno ad arrivarci il più vicino possibile. Pescare l’Atletico del “Cholo” Simeone (fresco di rinnovo tra le altre cose) non è stata una circostanza fortunata ma Allegri e i suoi non devono avere paura, devono scrollarsi di dosso l’ansia della Champions e giocare con velocità (di pensiero e di azione). Se la Juve gioca con grinta, con voglia avrà buone chance di passare. I Colchoneros sono bruttissimi clienti, ti stanno addosso, ti pressano, ti portano a giocar male e ti colpiscono, davanti fanno paura con Griezmann, Diego Costa e l’ex Morata, a centrocampo hanno qualità e quantità. Insomma sarà una gara difficilissima.

Uscire con un risultato positivo da Madrid sarebbe di importanza fondamentale. Qui si vedrà davvero di che pasta è fatta la Juve. Citando il sommo poeta potremmo dire “..qui si parrà la tua nobilitate..”. Questa è la Champions baby, gare tirate, avversari fortissimi, pressione enorme, ma a pensarci bene è per gare come questa che la Juve è stata costruita.
Il cammino in Champions ci dirà molto anche sul futuro dei bianconeri. Marzo/aprile saranno mesi decisivi anche per capire il futuro di Allegri che a Torino sta da Dio e attualmente è sotto contratto fino al 2020. Se Max dovesse restare la Juve dovrebbe proporgli il rinnovo, non converrebbe a nessuno cominciare una nuova stagione con l’allenatore in scadenza dopo un anno. Al contrario se le strade si separeranno è proprio marzo/aprile il periodo in cui si faranno valutazioni e sondaggi: stando alle voci e a quanto ha pubblicato qualche testata sarebbero due i papabili per un eventuale dopo Max, Zidane (attualmente libero) e Jurgen Klopp fenomenale tecnico del Liverpool, ma strappare Klopp ai reds sarebbe impresa alquanto ardua.
Ad Allegri io non rinuncerei mai perché è l’allenatore perfetto per la Juve. E’ un tecnico pragmatico, grande tattico, ottimo gestore e comunicatore, mi chiedo però  una cosa: se proprio si dovesse fare un nome perché nessuno pensa a Gasperini? Per me in Italia e non da oggi è l’allenatore che offre il calcio migliore. L’Atalanta grazie al mister di Grugliasco sta facendo miracoli (e la Juve strapazzata in Coppa Italia a Bergamo ne sa qualcosa).
Di nomi se ne fanno tanti in questo periodo. Dopo aver preso Ramsey  (ottimo “tuttocampista”, profilo che mancava alla Juve), si farà altro a centrocampo. A Paratici piace moltissimo Ndombele del Lione, Zaniolo è un sogno (ad oggi proibito). Altro profilo italiano seguito è Tonali (richiestissimo gioiellino del Brescia). In difesa De Ligt intriga ma costa uno sproposito. Romero del Genoa è un altro nome caldo.  Qualcuno in Inghilterra ha scritto di un possibile scambio Dybala – Salah ma non credo ad una trattativa del genere, mi sembra fantacalcio. Ho dei dubbi sulla permanenza di Douglas Costa (occhio allo United). Non è però il momento di parlare di mercato e di futuro. Incombe il presente ed ha un nome: Atletico Madrid. Vamos Juve… Fino alla fine.