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LIVE TJ - ALLEGRI: "Il 12 marzo sarà LA partita, abbiamo molte possibilità. Pjanic in mano a Cristo, gioca Perin"
sabato 23 febbraio 2019, 12:11Primo piano
di Edoardo Siddi
per Tuttojuve.com
fonte inviato all'Allianz Stadium

LIVE TJ - ALLEGRI: "Il 12 marzo sarà LA partita, abbiamo molte possibilità. Pjanic in mano a Cristo, gioca Perin"

Massimiliano Allegri, dalla sala stampa dell'Allianz Stadium, come ogni vigilia presenta la prossima sfida. La sua Juve, frastornata dopo il ko in Champions League contro l'Atletico Madrid, domani sarà ospite del Bologna. Tuttojuve.com vi riporta in diretta le sue parole.

L'anno scorso subito dopo il 3-0 subito dal Real lei aveva detto siamo leoni feriti ma non morti. Come vi sentite in questo momento? C'è qualche similitudine tra gli stati d'animo?

Innanzitutto vorrei fare le condoglianze alla famiglia Agnelli per la scomparsa di Donna Marella. Detto questo tutte le circostanze sono diverse. Noi abbiamo questi 20 giorni per preparare questa sfida, che è LA sfida, il 12 marzo. Con grande entusiasmo, adrenalina al massimo e deve essere e sarà sicuramente una grandissima serata. Non so se passeremo o no, lo vedremo alle 11 del 12 marzo, ma noi dobbiamo fare di tutto perché ciò avvenga. Per arrivare lì nelle migliori condizioni bisogna fare bene queste tre partite di campionato. Da domani, che  affrontiamo un Bologna con un nuovo allenatore e che da quando ha cambiato allenatore ha un altro piglio, ha vinto a Milano, pareggiato in casa col Genoa e fatto una grande partita a Roma non meritando di perdere, quindi per noi domani è una partita importante perché bisogna arrivare allo scontro diretto a Napoli con il vantaggio immutato. Poi arriveremo allo scontro diretto che sarà bellissimo da giocare, perché bisogna fare 8 vittorie per vincere il campionato se il Napoli non le vincerà tutte e poi avremo l'Udinese e poi l'Atletico Madrid. Io dico che siamo fortunati a vivere questi 20 giorni perché la vita è fatta di queste cose, perché se si vincessero tutte le partite, cosa che è impossibile, non noi, ma nel mondo, si diventerebbe piatti. Siccome piatti non bisogna essere abbiamo avuto una bella scossa per vivere al meglio questa situazione. Non era facile prima e non sarà facile il prossimo 12 marzo, perché giochiamo contro una squadra importante che negli ultimi 9 anni ha vinto tre Europa League, ha giocato due finali di Champions e una Liga nel mezzo se non sbaglio. Quindi il 12 marzo, che è LA sfida, bisogna viverla al massimo dei giri per cercare di ribaltarla. Poi se la palla va dentro o fuori non lo so, ma sicuramente faremo una grande serata. Però prima di arrivare lì bisogna fare al massimo queste tre partite che sono imporanti, perché il campionato anche se abbiamo 13 punti di vantaggio non è ancora chiuso perché c'è lo scontro diretto in mezzo.

Di solito in questi casi c'è voglia di rigiocare subito queste partite per riscattarsi immediatamente. Come si fa a staccare l'interruttore Champions e concentrarsi subito sul campionato, considerando questo margine?

Rigiocarla subito sarebbe un errore. Se rigiocassimo mercoledì saremmo eliminati sicuramente. Invece ci vuole un periodo di tempo necessario, mettendo un pezzettino ogni giorno. Come se questa bottiglia fosse vuota e ogni giorno ci va messo un pochettino d'acqua per arrivare al 12 nelle migliori condizioni. Poi queste robe qui mi piacciono più delle cose normali. Meglio vivere una roba del genere. Magari facevi 0-0 e la partita diventava più incasinata, invece così andiamo e vediamo cosa succede. Questo fa parte del calcio, perché  vincere non è mai facile, mai scontato, anche il campionato è difficile. La Juventus lo vince da 7 anni, quest'anno manca ancora un po', siamo ben avviati e non bisogna sottovalutarlo, perché per vincere ci vuole un lavoro quotidiano serio di responsabilità professionale. Poi le partite sono così, al 79' dopo un secondo tempo non bellissimo, anzi brutto, eravamo 0-0 e abbiamo preso gol con due palle che sono rimaste lì in area. Questo non vuol dire accontentarsi, ma che al ritorno dobbiamo fare meglio. Ma questo non vuol dire c he la squadra non sta facendo una stagione bruttissima, perché al momento ha vinto la Supercoppa, è stata eliminata in Coppa Italia dopo quattro vittorie negli ultimi quattro anni e ora abbiamo la Champions, che è una competizione in cui quando arrivi agli ottavi può succedere di tutto perché, ripeto, ci sono 8 squadre che possono arrivare in semifinale. Noi dobbiamo fare una grande partita, preparandosi con serenità. La squadra lo sa, è responsabile e ora dobbiamo rituffarci sul campionato. 

Domani avrà a disposizione tre centrocampisti e quattro attaccanti. Toccherà a un attaccante riposare, il nome è quello di Ronaldo, o Pjanic riposerà vista la febbre che ha avuto?

Centrocampisti ne ho due e mezzo, perché Pjanic è mezzo morto. Ora vediamo come sta, perché ieri era in mano a Cristo. Vediamo, se ne ho due in qualche modo si farà. L'importante però è lo spirito, l'atteggiamento, bisogna fare una partita tosta perché è il primo step dei tre che ci porta al 12 marzo.. Ronaldo? Oggi devo valutare. L'unica cosa che so al momento è che domani gioca Perin e non gioca Szczesny, lo faccio riposare, che Pjanic ieri era in mano a Cristo e speriamo che il Signore ce l'abbia rimandato un po' meglio, l'abbia curato, e poi devo valutare se gioca Chiellini o lo faccio riposare. Ma voglio vedere come stiamo, perché la squadra fisicamente sta bene. L'altro giorno è stato un dispendio più mentale che fisico. Quando giochi contro una squadra che lavora nella sua metà campo e ti gioca sulle ripartenze non ha i un grande dispendio fisico, più mentale.

Come sta Ronaldo? L'abbiamo visto un po' nervoso, qual è il suo ruolo nello spogliatoio verso il ritorno?

Il suo ruolo nello spogliatoio è sempre quello di miglior giocatore al mondo che trasmette serenità. L'altra sera ha fatto una delle migliori partite come prestazione singola. Sono tranquillo, sta bene fisicamente, ora vediamo domani. Mandzukic, lui, Dybala, può darsi giochino tutti e tre più Bernardeschi, ora vediamo. Dipende da come stanno gli altri giocatori.

In vista dell'Atletico dovrà fare ragionamenti partita su partita anche in ottica turnover o non fa una tabella già adesso?

Non facciamo calcoli se no facciamo casino. Giochiamo a Bologna, cerchiamo di prendere i tre punti e poi ci prepariamo per Napoli. Dopo ci prepareremo all'Udinese. Inutile fare i calcoli, il calcio è un gioco dove gli imprevisti sono dietro l'angolo. Domani giocherà la formazione migliore per quella partita e vincere, poi vediamo come stiamo per domenica prossima e in base a chi ho a disposizione giocheremo. Quest'anno comunque, non per preparazione atletica, sono successe delle robe che nessuno si immaginava. Emre Can, Cuadrado, Douglas Costa, Khedira, che quest'anno purtroppo gli sono successe cose che all'inizio non metti in conto. Normale che alla lunga poi si possano pagare anche per dare il cambio ad altri giocatori. Quindi inutile fare calcoli. Domani portiamo a casa i tre punti, che non sarà facile, perché il Bologna sono tosti, poi pensiamo al Napoli. La certezza è che il 12 saremo pronti, poi se passeremo non lo so. Io penso che abbiamo molte possibilità.

Lei è il classico Allegri ottimista, anche la squadra ha questo atteggiamento? Come stanno i giocatori?

I giocatori stanno bene, ieri hanno fatto un buon allenamento e sono sereni. Nel calcio queste cose capitano, come capitano nella vita. Se no tutto filerebbe liscio. Bisogna essere pronti e trasformare quello che è successo a Madrid in una opportunità per poter fare una cosa straordinaria il 12 marzo. Molto semplice.

Cosa pensa dell'esultanza di Simeone?

Io sui comportamenti altrui non dico niente, non l'avevo nemmeno visto, l'ho visto il giorno dopo sui giornali. Sono cose che non sta a me giudicare, sono cose personali. Ognuno si comporta per come è.

Lei ha sempre predicato l'equilibrio nei giudizi. Come sta vivendo questo processo soprattutto sui social con i tifosi  che addirittura chiedono l'esonero? Come si prepara l'ambiente a questa partita?

Nel calcio è semplice, parlare non conta niente, contano i fatti. Quando si vince siamo bravi, quando si perde... mettetelo voi l'aggettivo. Queste tra l'altro sono cose che mi divertono, mi stuzzicano di più queste cose qui che quelle piatte, poi bisogna andare in campo e dimostrare. La stagione deve finire, siamo dentro la Champions e fino a questo momento alla Juve mi sono divertito, abbiamo vinto 8 titoli su 9 in Italia. E mi sono divertito. Nel momento in cui non mi diverto più è il momento che smetto. Io caratterialmente sono fatto così, non sarò mai uno che guarda partite 24 ore su 24. Ora bisogna stare zitti, poi giustamente i tifosi e i giornali sono liberi di criticare e in quei momenti bisogna stare zitti e magari quelle cose ti fanno bene per ricaricare. Le aspettative poi quest'anno sono più alte e c'è un po' di delusione e frustrazione, ma non deve esserci perché c'è una partita da giocare e quello che succede lo sapremo alle 11 o magari a mezzanotte del 12. Bisogna viverlo con entusiasmo, pensare che in questi venti giorni aumenta l'adrenalina e la voglia di giocare questa partita. Altrimenti la vita è piatta, tutti tristi ad aspettare la batosta. Ne dai cinque, ne pigli una. La vita è così.

Come sta Douglas Costa? Confida di recuperarlo per Napoli?

Speriamo. Lui quest'anno una volta quattro giornate, una volta ha preso uno in pieno per la strada. Che posso fare? Quando è a posto gioca.

Un'eventuale eliminazione agli ottavi lo considererebbe come un mezzo fallimento e potrebbe condizionare il suo futuro qui?

Ora pensiamo a vivere le cose che dobbiamo vivere, poi a fine stagione vedremo cosa saremo riusciti a portare a casa. Vincere il campionato non è semplice, perché devi stare tutti i giorni a costruire la vittoria della domenica chiunque hai davanti. Non è che lo scudetto te lo regalano. L'anno scorso il Napoli aveva 63 punti e faceva cose straordinarie, noi con 62 un po' meno straordinarie. Noi 66 punti quest'anno. Poi si possono trovare tutte le scuse, ma si parte 0-0 e devi vincere. Qui, fuori di qui e all'estero. Il mio futuro è il campionato e poi la Champions. Portare trofei a fine anno non è semplice, questa è una cosa che deve essere chiara.

Cancelo domani giocherà?

Non so dove giocherà, ma giocherà.

Avete visto la partita di mercoledì nello spogliatoio?

Tutta no, se no ci si addormentava. Ho fatto vedere tre minuti bastava e avanzava.

Volevo chiederle in occasione del gol il gesto di Bonucci...

Giudizio su Leo che sta facendo un ottimo campionato ed è un giocatore importante per questa Juve. Se dobbiamo cominciare a dare giudizi, e non sta a me farlo, su queste mode che ci sono... Ormai ci sono miliardi di mode, quello fa un gesto, quello un altro. Bisogna un attimino fare un passo indietro tutti e avere più rispetto ed educazione. Non lo dico rivolto a Leo, ma in generale. Perché poi dopo comportamenti che si fanno sul campo dopo si ripercuotono sull'esterno. Normale che un bambino di 8 anni, mio figlio speriamo di no, se vede certi gesti pensa siano normali e devo spiegare che di solito non si fa così.. Ora vale tutto, si dà più importanza ad altre cose, Io spero che si torni a avere un rispetto generale verso tutti, e soprattutto a chi deve insegnare le cose buone oltre quello che è una partita di calcio che puoi vincere o perdere, come in tutti gli sport e nel calcio ancora di più perché è l'unico sport in cui il più debole può battere il più forte.