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SARRI ORA GODE, PONE LE BASI, MA...TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 27 luglio 2020, 11:25Primo piano
di Massimo Pavan
per Tuttojuve.com

SARRI ORA GODE, PONE LE BASI, MA...

Maurizio Sarri si gode il suo primo e meritato scudetto, non semplice vincerlo. Lo stesso allenatore lo conferma: “Penso sia stato il più difficile per tutto quello che è successo. È durato un anno, e nessuno mi venga a dire che il lockdown sia stato rilassante. È stata una stagione dura, nella vita e nello sport non c’è niente di scontato. Vincere per 9 anni come hanno fatto alcuni di questi ragazzi è qualcosa di straordinari. So che di allenatori in attività che hanno vinto in italia e in Europa ce ne sono pochi. La costante è la società che ti mette in condizione di poter vincere, può sembrare all’esterno una società fredda ma nei momenti difficili ti sa stare vicino. Il presidente è molto presente, molto dello scudetto è loro. Questa stagione è stata un’esperienza nuova un po’ per tutti. Io sono stato contentissimo dopo il lockdown di ritrovare i ragazzi e ritrovarli cresciuti dal punto di vista umano. Sono rimasto sorpreso e contento di questo aspetto. All’inizio li vedi solo come fuoriclasse, poi quando entri negli spogliatoi li vedi come uomini. Sono contentissimo per loro, il merito è di questo gruppo coadiuvato dalla società. Le sensazioni sono buone, io come tutti i bambini sognavo di vincere lo scudetto. Non l’ho vinto da grande ma da vecchio, ma sono contento”.

LE BASI - il tecnico si sente solido per oggi e domani sulla panchina, perché ci sono già i calciatori su cui porre le basi per il futuro, una Juventus giovane che parte da De Ligt, Rabiot, Bentancur ma anche Kulusevski che arriverà e che sembra molto forte. Il tecnico ha le idee chiare: “la Juventus dovrà cambiare quei due tre giocatori come ogni stagione per avere ricambio generazionale adeguato. Rabiot, Bentancur e De Ligt sono giocatori giovani e forti, abbiamo già posto le basi ma poi come succede in ogni società bisogna cambiare qualcosa. Questo è il compito del direttore che in base ai risultati degli ultimi anni sa fare bene il suo lavoro”.

Sarri non si nasconde aveva detto di stare sulle scatole a qualcuno, ma intelligentemente ha capito cosa voglia dire guidare la Juventus: “Io penso che l’allenatore della Juventus sia un bersaglio continuo. Sai che se prendi questo ruolo e questa responsabilità sarai bersagliato dalle critiche per sconfitte e pareggi. Fa parte del ruolo, io poi questa cosa non lo soffro molto per carattere. Sono concentrato sul campo. Mia moglie a volte mi parla a cena e non le rispondo neanche perché penso alle mie cose”.

Insomma, vincere lo scudetto al primo anno per garantirsi un posto per il secondo. Era difficilissimo vincere, forse per Sarri il secondo anno sarà più semplice, quanto meno ha capito cosa vuole dire essere alla Juventus e quanto conti la vittoria.