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ESCLUSIVA TJ - Antonio Nocerino: "Colpo gobbo a San Siro, Milan con più identità e solidità. Chiellini allucinante, con Ibra sfida da Oscar. Sul centrocampo e Dybala..."TUTTO mercato WEB
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 20 gennaio 2022, 11:30Esclusive TJ
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Antonio Nocerino: "Colpo gobbo a San Siro, Milan con più identità e solidità. Chiellini allucinante, con Ibra sfida da Oscar. Sul centrocampo e Dybala..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida di San Siro di domenica sera tra Milan e Juventus, Antonio Nocerino, per parlarne approfonditamente e non solo:

La Juve si sta pian piano ritrovando, il Milan invece è reduce dall'incredibile ko casalingo contro lo Spezia. Che partita sarà quella di domenica sera?

"Spero di vedere una bella partita, è sempre una classica del calcio italiano. Il Milan è più solido, più maturo, gioca meglio della Juventus che al contrario è ancora alla ricerca della propria identità. I risultati stanno arrivando, è vero, ma non sono mai state partite dominate per quella che è la qualità della rosa in mano ad Allegri. Rispetto a quanto ammirato fino ad ora, la Juve è di un livello decisamente più alto".

Hai avuto Allegri come allenatore, quindi ben conosci la sua filosofia di gioco e il suo pragmatismo. Per cui non dovrebbe sorprendere che la sua Juventus sia tornata ai fasti di gioco di un paio d'anni fa.

"Sì non è mai stata spettacolare, ma era molto più solida. Senza quest'ultima qualità, è chiaro che bisogna costruire qualcos'altro. Il mister è una persona intelligente, sta cercando le soluzioni migliori per riuscire a scalare la vetta. Ed è per questo che predilige molto più la praticità e la concretezza".

A tuo parere, la Juventus può sbancare San Siro?

"Ha i mezzi per poter fare il colpo gobbo, ma la Juventus nella realtà dei fatti può battere qualsiasi avversario. La cosa peggiore è pensare che non sia in grado di fare risultato, la rosa che ha in mano ad Allegri dovrebbe lottare per lo scudetto e non per il piazzamento in Champions. Per quel che vedo, l'unica cosa da fare è migliorare la qualità della prestazione dei suoi giocatori". 

Diciamo anche che dalle parti di Torino avevano previsto un periodo di assestamento con il cambio di allenatore.

"Non lo so, la dirigenza si è affidata di nuovo ad Allegri che già conosceva molto bene l'ambiente. Non esistono stagioni intermedie, la Juventus è sempre costruita per vincere. Chiunque lavori nel club, dal direttore sportivo all'addetto stampa, pensa di continuo alla vittoria. E' una rosa giovane, ma piena di qualità. Non gioca Bonucci? C'è de Ligt. Bisogna solo trovare il giusto assestamento per trovare lo sprint finale".

Questa Juve può ricordare il tuo Milan post Ibra e Thiago Silva per l'andamento della stagione e la rincorsa che sta facendo?

"Non so se questa Juve è più forte di quel Milan, sicuramente la Serie A era differente. Ai miei tempi c'erano calciatori più forti, questo penso sia innegabile. E poi la mia squadra perse in un colpo solo non soltanto Ibra e Thiago Silva, ma si ritirarono anche i giocatori di personalità. L'avvio non fu dei migliori, poi ci rimboccammo le maniche ed iniziammo ad ottenere dei buoni risultati. Un po' come la Juve di oggi, il cui potenziale è ancora del tutto inespresso. Quando girerà al 100%, per me non ci sarà più da lamentarsi".

Uno dei protagonisti del match sarà proprio il tuo amico Zlatan, che partita ti aspetti da lui e che battaglia sarà con Chiellini?

"Da Zlatan devi sempre aspettarti di tutto, è uno dei top player della sfida e spero di vedere in campo i più forti. La sfida tra lui e Giorgio sarà quella tra due mostri di bravura, sarà l'Oscar del palcoscenico di San Siro. Non me ne vogliano i suoi colleghi, ma Chiello è il difensore più forte che abbiamo in Italia. Ha l'esperienza, la furbizia, l'intelligenza di poter competere con Ibra, d'altronde i loro scontri sono già leggenda".

Chiellini sembra essersi ripreso al meglio della condizione, per cui sarà già pronto ad affilare le sue armi in vista di sabato sera.

"Giorgio è l'unico che può marcare i grandissimi attaccanti, è al loro stesso livello. E' uno dei pochi difensori che non guarda solo la palla, a differenza di questa generazione che sembra disinteressarsi completamente dell'uomo. Lui no, con le braccia cerca sempre di anticipare il suo avversario. L'area di rigore è il suo habitat naturale, è uno specialista nell'uno contro uno come si faceva tanto tempo fa, Se vuoi far gol è meglio cambiar lato, contro di lui non segni. E' impressionante, oltre che allucinante. L'unico che gli somiglia è de Ligt, per me sarà l'olandese a raccogliere la sua eredità".

Ancora per qualche settimana, ma si discuterà ancora del rinnovo di Dybala. Deve ancora davvero dimostrare qualcosa?

"Non deve dimostrare niente a nessuno, Paulo deve esser tranquillo e giocare come è in grado di fare. Mi piacerebbe che gli infortuni lo lasciassero un po' stare, perché merita di trovare quella continuità che ultimamente è mancata non per colpa sua. E' un giocatore capace sempre di fare la differenza. Se proprio dovesse andar via dalla Juve, l'augurio è che rimanga in Italia. La Serie A non deve perdere i suoi campioni, lui è uno di quelli".

Visto che la Juventus sta cercando un attaccante, c'è qualcuno che ti piacerebbe davvero vedere in Italia?

"Rispondo Erling Haaland senza pensarci, è un fuoriclasse che farebbe davvero alla Juve e in Italia. Lui e Mbappe sono i più forti di questa generazione, i due giocatori che commenteremo e apprezzeremo per i prossimi vent'anni. Loro sono inarrivabili come lo erano Messi e Ronaldo per noi. Purtroppo sarà impossibile vederlo qui, ma un altro che avrei visto volentieri è Karim Benzema. Troppo forte".

Ad oggi, chi sembra garantire maggiore sicurezza a centrocampo sono Arthur, Locatelli e McKennie. Anche per te sono i giocatori che più meritano di scendere in campo?

"Sono tre giocatori diversi, poi a me piace tantissimo anche Bentancur che è differente a livello di caratteristiche rispetto a tutti gli altri. McKennie è un po' come Ramsey, più da inserimento dalla metà campo in avanti. Sarò impopolare, però a me piace come è strutturato il centrocampo della Juve. Bisogna solo trovare un equilibrio, capire quali sono le esigenze dell'allenatore".

Si ringrazia Antonio Nocerino per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.