ESCLUSIVA TJ - Zironelli su Fagioli: "Completo come Pirlo, ripeterà il percorso di Marchisio. Progetto Next Gen? Il tempo ha dato ragione a Cherubini"

"Non ci voleva di certo Zironelli a far esordire Nicolò Fagioli, il suo talento è sempre stato molto speciale. Mi fa davvero piacere vederlo titolare nella sua Juve". Pensieri e parole di Mauro Zironelli, ex tecnico della Juventus Next Gen, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha parlato del suo ex pupillo allenato nella stagione 2018/19 e non solo:

Come hai conosciuto Nicolò?

"Era reduce dalla tournée in America con la prima squadra allenata da mister Allegri, in quella circostanza si comportò davvero molto bene. Già nell'ambiente si parlava molto bene di lui. Noi, in quel periodo, stavamo provando la squadra, così lo feci esordire in Coppa Italia. Ho notato fin da subito un qualcosa di diverso in lui, sapeva già cosa fare molto prima di tutti gli altri. L'ho sempre considerato un predestinato, è un ragazzo umilissimo e perbene. Aveva solo bisogno di un po' di gavetta per tirar fuori le sue qualità, ora sarà importante per la Juventus e per il calcio italiano".

In che cosa è migliorato rispetto al 2018?

"C'era ancora qualche dubbio sul suo ruolo; in Primavera aveva giocato da esterno, mezz'ala e anche come trequartista, ma a mio parere è sempre stato un regista, con la testa pensante, in grado di dettare i tempi alla squadra. A livello di geometrie non devi dirgli che cosa fare, perché lo sa già".

Pensi che potrà arretrare il suo raggio d'azione? Ricordiamo che oggi è schierato come mezz'ala da mister Allegri.

"Sì, per me alla fine arretrerà il suo raggio d'azione. Nelle giovanili giocava da trequartista come Pirlo, poi pian piano ha iniziato ad arretrare. E' un giocatore completo, esattamente come lo è stato Andrea. E nel momento in cui acquisirà più esperienza, potrebbe diventare un grande play".

Proprio ieri, nell'intervista rilasciata a Gazzetta, Andrea Pirlo ha affermato che potrebbe diventare un suo erede.

"Il mio accostamento non è a caso, d'altronde lo avevo già fatto nel momento in cui aveva esordito".

In un momento storico in cui i giovani faticano a trovar spazio in Italia, vedere giocatori allenati come Fagioli tra i protagonisti in Serie A deve esser davvero un grande orgoglio.

"In quella Juve avevo dei giocatori con qualche difficoltà fisica, ma che pian piano stavano risolvendo i loro problemi. Ho visto che sono maturati con la giusta gavetta e sotto l'ala protettrice della Juve, in questo modo giovani come lui e Nicolussi Caviglia sono riusciti a ritagliarsi degli spazi importanti in Serie A. Questo mi rende molto orgoglioso, ricordo ancora come inizialmente l'U23 veniva vista molto male. Il tempo ha dato ragione a chi come Cherubini credeva fortemente nel progetto, ora giovani come Nicolò, Miretti, Soulé ed Iling Jr fanno parte in pianta stabile della prima squadra".

Sarà difficile per Allegri lasciar fuori un Fagioli così devastante, o sbaglio?

"Fa gol e assist, si sta affermando come uno dei giocatori più importanti di questa stagione. In effetti sarà difficile lasciarlo fuori, penso che Nicolò possa consacrarsi anche con l'Italia. Anche se ora sta facendo molto bene con l'U21. Proprio facendo l'esempio di Pirlo, nel momento in cui ha iniziato ad esser convocato da Lippi abbiamo vinto i Mondiali. Per me è stato il numero uno in assoluto, con lui si deve il cambio di marcia a livello di gioco".

Può ripetere, a tuo parere, il percorso fatto da Marchisio?

"L'analogia è corretta, anche se Marchisio a livello di caratteristiche aveva più passo e inserimento. L'età dell'esordio, però, è quella, ora si tratterà di trovare la corretta maturazione all'interno della squadra. Nicolò può giocare ancora a lungo con la maglia della Juventus".

Si ringrazia Mauro Zironelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.