IL SANTO DELLA DOMENICA - Il surreale mondo Juventus. Dentro e fuori dal campo!

Sembra tutto cosi surreale che in alcuni momenti ci chiediamo se quello che stiamo vivendo sia solo un incubo oppure realtà. Surreale la squadra, primo tempo a Cagliari semplicemente imbarazzante, surreale la gestione arbitrale, con un clamoroso rigore non dato a Alcaraz, surreale il Cagliari, che addirittura ha il coraggio di lamentarsi per la punizione che ha portato al gol di Vlahovic, surreale il silenzio di una società che ormai accetta tutto e di una squadra che si lamenta fuori dal campo, ma lascia correre su ogni cosa durante la partita, vero capitan Danilo?

Il vaso è colmo, la pazienza dei tifosi ormai al limite, l’amore sconfinato per i colori bianconeri, non può diventare un supplizio settimanale. I numeri del girone di ritorno sono impietosi, appena 18 punti sui 39 a disposizione, bisogna tornare ai tempi di Zaccheroni, stagione 2009 2010, per uno scempio simile. Una vittoria in trasferta che manca da gennaio, blitz esterno a Lecce, e solo 4 successi complessivi, Sassuolo, Frosinone e Fiorentina in casa. Per favore, non ci vengano più a dire che la squadra si è sciolta dopo il pareggio con l’Empoli. Perché se è cosi, allora per la prossima stagione ci sarà da cambiare moltissimo sia sul piano tecnico che su quello caratteriale.

Dopo il pari di Cagliari anche Allegri si è sfogato: non più le solite parole di circostanza ma un’analisi dura e finalmente corretta su responsabilità proprie, formazione sbagliata e partita preparata male, ma anche di molti giocatori che non si sono dimostrati all’altezza durante tutta la stagione. E ora? Ora bisogna stringere i denti, cercare martedi di non sbracare a Roma portando a casa la finale di Coppa Italia, e provare a mettere insieme quei pochi e maledetti punti che servono ancora per chiudere il discorso Champions. Poi però la società dovrà intervenire pesantemente per ricostruire. Abbiamo piena fiducia in Giuntoli e nel suo operato, ma qui non si dovrà guardare in faccia nessuno, e la selezione dovrà essere importante e decisa.

Rivoluzione in campo, si decida presto  sul nome dell’eventuale sostituto di Allegri, ma anche fuori. I tifosi meritano rispetto, e meritano di sentire la dirigenza prendere una netta posizione sui continui torti che la squadra subisce. Ci aspettavamo qualcosa già nel post Cagliari e invece nulla. Perché come non si può accettare un primo tempo come quello visto in terra sarda, non si può neppure accettare che passi tutto in cavalleria, tra arbitraggi al limite del sospetto, var che non esiste mai e botte prese senza repliche da parte dei nostri giocatori. La misura è ormai colma!