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ESCLUSIVA TJ - Riccardo Bonetto: "Lazio fortunata ad affrontare una Juve ancora non rodata. Keita? Per 18-20 lo venderei dato che ha già l'accordo coi bianconeri. De Vrij ideale con Chiellini"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 10 agosto 2017, 20:20Primo piano
di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

ESCLUSIVA TJ - Riccardo Bonetto: "Lazio fortunata ad affrontare una Juve ancora non rodata. Keita? Per 18-20 lo venderei dato che ha già l'accordo coi bianconeri. De Vrij ideale con Chiellini"

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex del primo impegno ufficiale dei bianconeri di Supercoppa, Riccardo Bonetto, per parlare del match e non solo:

Buonasera Riccardo, che tipo di partita ci aspetteremo tra Juventus e Lazio?

"Vedo una bella partita, penso che la Lazio sia più fortunata ad avere questa sfida all'inizio perchè ha più chance in quanto la Juve è meno rodata. I bianconeri fanno un programma fino a fine anno e contro una squadra inferiore non scende nel dettaglio come contro una big. Ma il divario rimane grande tra di loro".

Pensi questo perchè consideri il fatto che la Juve non ha fatto un grande precampionato?

"Non sarei molto felice di non fare un bel precampionato. L'Inter, ad esempio, le ha vinte tutte. Il ricordo è la prima Fiorentina di Paulo Sousa che vinse tutte le amichevoli e fece bene all'inizio per poi cadere nel finale. Ovviamente a vincere sarà l'equilibrio che questa squadra dimostrerà in campo".

Come vedi i nuovi acquisti della Juventus?

"Secondo me sono ottimi, specialmente Douglas Costa che ha fatto meno del potenziale che ha. Se Allegri che è bravo nel far esplodere i giocatori ci riuscirà anche con lui, diventerà un giocatore importante. Bernardeschi è un grosso talento che già conosciamo, Szczesny e De Sciglio sono buoni giocatori. La difesa rimane fortissima e ora è un po' più vecchietta, ma lo stile di gioco di Bonucci non lo hanno in tanti. E' un po' come Pirlo, sì la Juve ha vinto lo stesso ma non lo ha mai veramente sostituito. Quest'anno il campionato sarà più bello perchè il livello è molto equilibrato, i bianconeri saranno i favoriti ma non possono essere sempre i favoriti".

Tornando a Juve-Lazio, è anche l'occasione per vedere all'opera Keita e De Vrij che sono due giocatori molto seguiti dai bianconeri.

"Keita ha già l'accordo in tasca con l'Inter o con la Juventus. Se non trova un accordo adesso, andrà in una di queste due squadre a gennaio. E' già scontato questo. Non voglio insegnare nulla a Lotito perchè è un maestro in questo, ma personalmente lo manderei via per una cifra congrua che è tra i 18 e i 20 milioni. Altrimenti prenderei qualcuno di interessante come contropartita, perchè magari il giocatore si può rilanciare e tu dei 20 milioni ne prendi 40 alla fine".

Invece De Vrij come lo vedresti nella difesa bianconera che prima definivi vecchietta?

"Ci starebbe parecchio bene. Bisogna vedere come si ambienta, ma secondo me farebbe al caso dei bianconeri per le caratteristiche. E' sulla cresta dell'onda, è in quei 6-7 anni di fuoco in cui riesce a reggere tutto. Salvo infortuni che fanno parte del gioco, De Vrij è un giocatore che può avere un rendimento altissimo e lo vedrei bene con Chiellini. Infortuni? Essendo un centrale riesce a subire meglio gli infortuni, perchè non è uno di corsa. Non si può dire che il calciatore si rompe sempre, è un peccato sminuirlo e dargli un'etichetta così. Marchisio farà un gran campionato ad esempio, perchè tornerà al meglio dall'infortunio patito qualche tempo fa".

Vedendo il PSG che si è rinforzato con Neymar e il quasi nuovo acquisto Mbappe, con le inglesi più agguerrite che mai e le spagnole sempre sul pezzo, pensi che la Juventus ha perso l'ultimo treno a Cardiff per vincere la Champions?

"Conta l'equilibrio e la fame che hanno i giocatori che scendono in campo, conta sì il nome ma è più importante il gruppo. E' quello che vince. Dentro la squadra funziona il grande giocatore, l'esempio lampante è il nostro al Mondiale 2006 e perchè no, anche l'Inter di Mourinho. E' tutta una serenità mentale, il Real Madrid lo ha dimostrato contro la Juve a Cardiff anche perchè era abituato a questo genere di evento. I loro avversari no, hanno pagato questa astinenza prolungata. Ma una cosa la so: se giocavano 2 o 3 giorni la chiusura del campionato, sicuramente 4-1 non finiva".

Si ringrazia Riccardo Bonetto per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.