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Fabiani: "F.Anderson s'è comportato da uomo. Gli avevamo offerto 5 anni a grandi cifre"
Felipe Anderson e la decisione di ripartire dal Palmeiras appena scadrà il contratto con la Lazio a fine giugno. Ne ha parlato, nel corso di una intervista a 'RadioSei', il direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani: “Felipe Anderson si è comportato da uomo e con una dignità e professionalità incredibile. Noi abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, ma quando ci si trova di fronte a scelte di famiglia e di territorio non c’è niente da fare. Lui è andato al Palmeiras e ci ha rimesso dei soldi rispetto a quanto gli aveva offerto la Lazio".
E ancora: "Gli abbiamo proposto cinque anni e uno stipendio importante, il secondo o il terzo più alto in rosa. Lui ha messo al centro del progetto la famiglia, gli è nato da poco un figlio. Chapeau ad Anderson, è una persona straordinaria. Non ha mai sollevato problemi né alla Lazio né in altre società. È il figlio che tutti vorrebbero”.
Fabiani s'è poi soffermato anche sul progetto Lazio: "Noi abbiamo già iniziato in estate, nel mese di luglio, a prendere degli elementi giovani e di prospettiva che stanno facendo anche abbastanza bene. Questo progetto non si ferma, ma bisogna sempre stare in movimento sul mercato. Saranno fatte delle operazioni funzionali al progetto di miglioramento, senza però butta al macero quelli della vecchia guardia che possono ancora dare qualcosa alla Lazio. Non è una rivoluzione totale, ci sono ancora tanti senatori che possono dire e fare molto. Poi è chiaro che quando si cambia, ognuno ha un proprio metodo di lavoro e ci possono essere dei mal di pancia. Ma esistono tante cure. La Lazio deve tornare a essere al centro del progetto. Noi siamo retribuiti per lavorare per la Lazio e per il popolo laziale. Forse è l’ultimo atto che farò nella mia carriera, il ciclo finisce anche per i direttori. Io sono un professionista stipendiato e questo è il mio lavoro, ma ci tengo da morire alla maglia della Lazio”.
CLICCA QUI per l'intervista integrale rilasciata da Angelo Fabiani.
E ancora: "Gli abbiamo proposto cinque anni e uno stipendio importante, il secondo o il terzo più alto in rosa. Lui ha messo al centro del progetto la famiglia, gli è nato da poco un figlio. Chapeau ad Anderson, è una persona straordinaria. Non ha mai sollevato problemi né alla Lazio né in altre società. È il figlio che tutti vorrebbero”.
Fabiani s'è poi soffermato anche sul progetto Lazio: "Noi abbiamo già iniziato in estate, nel mese di luglio, a prendere degli elementi giovani e di prospettiva che stanno facendo anche abbastanza bene. Questo progetto non si ferma, ma bisogna sempre stare in movimento sul mercato. Saranno fatte delle operazioni funzionali al progetto di miglioramento, senza però butta al macero quelli della vecchia guardia che possono ancora dare qualcosa alla Lazio. Non è una rivoluzione totale, ci sono ancora tanti senatori che possono dire e fare molto. Poi è chiaro che quando si cambia, ognuno ha un proprio metodo di lavoro e ci possono essere dei mal di pancia. Ma esistono tante cure. La Lazio deve tornare a essere al centro del progetto. Noi siamo retribuiti per lavorare per la Lazio e per il popolo laziale. Forse è l’ultimo atto che farò nella mia carriera, il ciclo finisce anche per i direttori. Io sono un professionista stipendiato e questo è il mio lavoro, ma ci tengo da morire alla maglia della Lazio”.
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