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Juventus, occhi su Mitaj per la fascia. Lo Spartak Mosca lo valuta 8/10 milioni
Nella sfida tra Albania e Cile a Parma, uno 007 bianconero in tribuna ha osservato da vicino i talenti delle due squadre, in particolare l'abanese Mario Mitaj: del resto la Juventus dovrà ristrutturare le fasce dopo una stagione di transizione.
Mitaj, che farà parte dei 23 per l’Europeo se non avrà problemi fisici, ci sarà l’incrocio con l’Italia, in un girone di ferro completato da Spagna e Croazia. Sarà una vetrina in cui i club d’Europa potranno prendere appunti, ma Giuntoli e Manna nel frattempo si sono portati avanti: lo Spartak Mosca valuta il terzino 8/10 milioni di euro e il suo ingaggio è, ovvio, ampiamente alla portata delle casse bianconere.
Mitaj è un investimento per il futuro sul quale puntare, come suggerito anche da Edy Reja che lo aveva lanciato appena 17enne nella Nazionale maggiore: "È un ragazzo di grandi qualità morali. Mi ha colpito molto il modo in cui si trasforma: fuori dal campo non è mai sopra le righe, verrebbe da definirlo perfino timido. Poi, però, in campo mostra un grande personalità, di certo superiore a quella che ti aspetteresti per uno della sua età: si fa valere e non ha timore di assumersi responsabilità nelle giocate. E la Juve potrebbe avere referenze dirette da un suo importante ex giocatore: Massimo Carrera lo ha allenato all’AEK".
Mitaj, che farà parte dei 23 per l’Europeo se non avrà problemi fisici, ci sarà l’incrocio con l’Italia, in un girone di ferro completato da Spagna e Croazia. Sarà una vetrina in cui i club d’Europa potranno prendere appunti, ma Giuntoli e Manna nel frattempo si sono portati avanti: lo Spartak Mosca valuta il terzino 8/10 milioni di euro e il suo ingaggio è, ovvio, ampiamente alla portata delle casse bianconere.
Mitaj è un investimento per il futuro sul quale puntare, come suggerito anche da Edy Reja che lo aveva lanciato appena 17enne nella Nazionale maggiore: "È un ragazzo di grandi qualità morali. Mi ha colpito molto il modo in cui si trasforma: fuori dal campo non è mai sopra le righe, verrebbe da definirlo perfino timido. Poi, però, in campo mostra un grande personalità, di certo superiore a quella che ti aspetteresti per uno della sua età: si fa valere e non ha timore di assumersi responsabilità nelle giocate. E la Juve potrebbe avere referenze dirette da un suo importante ex giocatore: Massimo Carrera lo ha allenato all’AEK".
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