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Fagioli: "Scommesso molto, me ne pento. La Juve non l'ha presa bene, ma mi è stata vicina"
Nella giornata di ieri Nicolò Fagioli ha fatto visita a 300 allievi di diverse scuole di Torino all'Istituto Tecnico Majorana di Grugliasco. Il centrocampista della Juventus, attualmente fermo per squalifica dopo l'incubo legato alle scommesse, ha risposto con grande disponibilità alle domande dei presenti, raccontando anche il suo calvario che però sta per terminare:
"Mi sono pentito di quello che ho fatto. La Juve - le parole del giocatore riportate dal Corriere di Torino - mi è stata molto vicina. Tutti: società, mister e compagni di squadra. Come l’hanno presa? Beh, ovviamente non erano felici. Ma mi hanno aiutato nel mio percorso. Il club sa che ho capito il mio errore. Tutti sbagliamo, bisogna imparare e ripartire".
Fagioli non ha voluto rivelare quanti soldi ha giocato e perso, ma ha raccontato di aver scommesso anche 5 mila euro in un colpo solo, perdendo miseramente la giocata: "Guadagno bene e ho scommesso molto. Ma chi prende 1.200 euro al mese e ne gioca 1.000 ha la mia stessa dipendenza".
All’incontro ha preso parte la dottoressa Luciana Monte del Dipartimento Patologia delle Dipendenze: "Nicolò si è ammalato di una malattia, ha affrontato un programma sanitario e ora è in remissione. Questi incontri sono molto utili per i ragazzi. Fagioli ha trasmesso vicinanza, umanità e umiltà".
"Mi sono pentito di quello che ho fatto. La Juve - le parole del giocatore riportate dal Corriere di Torino - mi è stata molto vicina. Tutti: società, mister e compagni di squadra. Come l’hanno presa? Beh, ovviamente non erano felici. Ma mi hanno aiutato nel mio percorso. Il club sa che ho capito il mio errore. Tutti sbagliamo, bisogna imparare e ripartire".
Fagioli non ha voluto rivelare quanti soldi ha giocato e perso, ma ha raccontato di aver scommesso anche 5 mila euro in un colpo solo, perdendo miseramente la giocata: "Guadagno bene e ho scommesso molto. Ma chi prende 1.200 euro al mese e ne gioca 1.000 ha la mia stessa dipendenza".
All’incontro ha preso parte la dottoressa Luciana Monte del Dipartimento Patologia delle Dipendenze: "Nicolò si è ammalato di una malattia, ha affrontato un programma sanitario e ora è in remissione. Questi incontri sono molto utili per i ragazzi. Fagioli ha trasmesso vicinanza, umanità e umiltà".
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