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De Ligt: "Se avessi l'occasione, mi piacerebbe tornare all'Ajax. Eravamo tutti amici"
Matthijs de Ligt, difensore del Bayern Monaco ed ex Juventus, ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali dell'Ajax, club olandese in cui si è formato ed è stato lanciato da professionista: "Certo, l'Ajax ti manca sempre! Sono cresciuto con quei ragazzi che erano in squadra. In totale ho giocato 10 anni qui, quindi è normale che mi manchino tutte quelle persone che ho conosciuto. Ancora seguo l'Ajax, naturalmente. Non stanno attraversando il loro miglior momento ed è triste da vedere, ma li seguo sempre e sono felice quando vincono. Avevamo battuto il Bayern, il Real Madrid, la Juve... Nessuno poteva fermarci. Il 16 aprile De Jong e Blind mi hanno mandato dei video di quella campagna europea di 5 anni fa e mi sono venuti i brividi".
Cosa significa quella pagina?
"Ora so quanto sia stato difficile. Quest'anno gioco le semifinali di Champions con il Bayern contro il Real Madrid e ho capito. Noi eravamo quasi arrivati in finale... Un grande risultato per un club come l'Ajax. La cosa che più mi manca di quello spogliatoio è che eravamo tutti amici, c'era un giusto mix... Mi mancano quei tempi, per forza. Quest'anno è la prima volta che arrivo in semifinale di Champions dai tempi dell'Ajax, quell'anno avevamo vinto pure la coppa nazionale e l'Eredivisie".
Riguardando alla squadra del 2019, che pensa?
"Ci siamo divertiti insieme e abbiamo riportato il club nella mappa, sarebbe strano non riguardare indietro con un senso di nostalgia. Una grande stagione come quella, assieme ai ragazzi con cui sono cresciuto, penso capiti una sola volta nella vita. È stato un successo dietro l'altro, grandioso".
Parlate mai con Mazraoui ricordando quei tempi?
"Sì, ogni tanto succede. E ripensiamo a quanto giovani fossimo cinque anni fa... In quel senso il tempo vola. Nel frattempo è sccesso molto, straordinario siano già passati cinque anni. Se sono ancora nel gruppo Whatsapp? No, io no. Magari qualcun altro...".
Un bilancio da quando ha lasciato l'Ajax?
"Sono soddisfatto, ho giocato tutte le partite con il Bayern e lo scorso anno è stato grandioso. Ora siamo in semifinale di Champions, la mia carriera è stata una linea sempre in crescita cominciata all'Ajax. La mia aspettativa è che continui. Ho avuto i miei alti e bassi, se ripenso ai miei tempi all'Ajax e a dove sono adesso, direi che ci sono stati dei buoni passi avanti. Sono migliorato sotto certi aspetti, meno in altri. Quando giochi a certi livelli ci sono tanti soldi in ballo e la posta in palio è davvero alta. C'è meno spazio per errori, sopratuttto per un difensore centrale. Ho vinto campionati in Italia e in Germania, per un 24enne è molto buono".
Le piacerebbe tornare ad Amsterdam?
"Ogni tanto ci penso e credo che succederà. Ho giocato tre anni in prima squadra, un periodo relativamente breve, credevo potesse essere più lungo. Ma la situazione si è rivelata differente da quanto tutti, io per primo, credevano. Se avessi l'occasione di tornare all'Ajax, mi piacerebbe farlo. Non è possibile saperlo, tutto può succedere! Dovessi decidere oggi, mi piacerebbe. Vale anche per De Jong? Immagino di sì (ride, ndr)".
Cosa significa quella pagina?
"Ora so quanto sia stato difficile. Quest'anno gioco le semifinali di Champions con il Bayern contro il Real Madrid e ho capito. Noi eravamo quasi arrivati in finale... Un grande risultato per un club come l'Ajax. La cosa che più mi manca di quello spogliatoio è che eravamo tutti amici, c'era un giusto mix... Mi mancano quei tempi, per forza. Quest'anno è la prima volta che arrivo in semifinale di Champions dai tempi dell'Ajax, quell'anno avevamo vinto pure la coppa nazionale e l'Eredivisie".
Riguardando alla squadra del 2019, che pensa?
"Ci siamo divertiti insieme e abbiamo riportato il club nella mappa, sarebbe strano non riguardare indietro con un senso di nostalgia. Una grande stagione come quella, assieme ai ragazzi con cui sono cresciuto, penso capiti una sola volta nella vita. È stato un successo dietro l'altro, grandioso".
Parlate mai con Mazraoui ricordando quei tempi?
"Sì, ogni tanto succede. E ripensiamo a quanto giovani fossimo cinque anni fa... In quel senso il tempo vola. Nel frattempo è sccesso molto, straordinario siano già passati cinque anni. Se sono ancora nel gruppo Whatsapp? No, io no. Magari qualcun altro...".
Un bilancio da quando ha lasciato l'Ajax?
"Sono soddisfatto, ho giocato tutte le partite con il Bayern e lo scorso anno è stato grandioso. Ora siamo in semifinale di Champions, la mia carriera è stata una linea sempre in crescita cominciata all'Ajax. La mia aspettativa è che continui. Ho avuto i miei alti e bassi, se ripenso ai miei tempi all'Ajax e a dove sono adesso, direi che ci sono stati dei buoni passi avanti. Sono migliorato sotto certi aspetti, meno in altri. Quando giochi a certi livelli ci sono tanti soldi in ballo e la posta in palio è davvero alta. C'è meno spazio per errori, sopratuttto per un difensore centrale. Ho vinto campionati in Italia e in Germania, per un 24enne è molto buono".
Le piacerebbe tornare ad Amsterdam?
"Ogni tanto ci penso e credo che succederà. Ho giocato tre anni in prima squadra, un periodo relativamente breve, credevo potesse essere più lungo. Ma la situazione si è rivelata differente da quanto tutti, io per primo, credevano. Se avessi l'occasione di tornare all'Ajax, mi piacerebbe farlo. Non è possibile saperlo, tutto può succedere! Dovessi decidere oggi, mi piacerebbe. Vale anche per De Jong? Immagino di sì (ride, ndr)".
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