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Tesser su Di Gregorio: "A Pordenone era 'tigre'. Ora è un portiere che vale la Juventus"
TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente l'ex tecnico di Michele Di Gregorio al Pordenone nella stagione 2019/2020, Attilio Tesser, per parlare approfonditamente del portiere accostato di recente alla Juventus e non solo: "Mi fa molto piacere, penso davvero lo meriti tutto. E' cresciuto sempre di più negli ultimi anni, il suo potenziale lo stiamo ammirando a Monza e leggo sempre cose positive su di lui all'interno dei giornali. Sinceramente sono solo molto contento per lui".
Rispetto a quando lo hai allenato nell'esperienza di Pordenone, come è oggi rispetto ad allora?
"Ha fatto uno step di crescita in più, poi lo ha aiutato tantissimo anche il lavoro svolto con Leonardo Cortiula (preparatore dei portieri delle squadre di Tesser ndr). Michele veniva da un'esperienza di un anno in un campionato di Lega Pro, noi eravamo neopromossi e conoscevamo molto bene il suo enorme valore. Abbiamo cominciato la Serie B con il più esperto Bindi che successivamente si è fatto male, così è riuscito ad esordire. I compagni lo chiamavano 'tigre' e lo stimavano davvero tanto, era difficile infatti fargli gol in allenamento. Il miglioramento più importante lo ha fatto a livello di personalità e sicurezza, poi è riuscito a trovare la fiducia nei suoi mezzi che per un portiere è sempre molto importante".
Oggi, dunque, è un portiere da Juventus?
"Sinceramente sì, ha delle doti da portiere importante. La sua, poi, è una crescita costante, è partito dalla Lega Pro per arrivare in Serie A e si è consolidato con il Monza in cui ha vinto anche il campionato. E' sicuramente pronto per una grande".
Rispetto a quando lo hai allenato nell'esperienza di Pordenone, come è oggi rispetto ad allora?
"Ha fatto uno step di crescita in più, poi lo ha aiutato tantissimo anche il lavoro svolto con Leonardo Cortiula (preparatore dei portieri delle squadre di Tesser ndr). Michele veniva da un'esperienza di un anno in un campionato di Lega Pro, noi eravamo neopromossi e conoscevamo molto bene il suo enorme valore. Abbiamo cominciato la Serie B con il più esperto Bindi che successivamente si è fatto male, così è riuscito ad esordire. I compagni lo chiamavano 'tigre' e lo stimavano davvero tanto, era difficile infatti fargli gol in allenamento. Il miglioramento più importante lo ha fatto a livello di personalità e sicurezza, poi è riuscito a trovare la fiducia nei suoi mezzi che per un portiere è sempre molto importante".
Oggi, dunque, è un portiere da Juventus?
"Sinceramente sì, ha delle doti da portiere importante. La sua, poi, è una crescita costante, è partito dalla Lega Pro per arrivare in Serie A e si è consolidato con il Monza in cui ha vinto anche il campionato. E' sicuramente pronto per una grande".
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