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Juve, casting panchina: come cambierebbe con Inzaghi
"Abbiamo le idee chiare". Così ieri Fabio Paratici, il ds della Juve, ha parlato delle valutazioni che i bianconeri stanno portando avanti per scegliere l'allenatore del dopo Allegri. Una decisione che, inevitabilmente, influenzerà anche il mercato della Vecchia Signora. Da Guardiola a Mihajlovic, abbiamo provato a immaginare come cambierebbero le strategie dei campioni d'Italia a seconda del prescelto per sedere in panchina.
Simone Inzaghi e la svolta - L'arrivo del tecnico dalla Lazio sarebbe una mossa in controtendenza col recente passato: affidare la squadra di Cristiano Ronaldo a un allenatore con zero panchine in Champions League. Però Inzaghi piace alla Juve da tempi non sospetti, ha ottimi rapporti con la dirigenza e garantirebbe un discreto risparmio a livello di ingaggio rispetto a colleghi come Guardiola, Conte o Sarri: soldi da poter reinvestire sul mercato.
Mano alla società - L'ex attaccante, in biancoceleste, ha iniziato col 4-3-1-2 e poi ha virato al 3-5-2. La flessibilità tattica è forse la sua arma migliore: anche per questo, oltre che ovviamente per i rapporti di forza tra tecnico e dirigenza, Paratici & Co potrebbero avere più libertà nel costruire la rosa del futuro. All'insegna dei colpi italiani: dentro Cristian Romero e Federico Chiesa, all'insegna del rinnovamento.
SMS per Pjanic - Campagna acquisti finanziata soprattutto con la cessione eccellente di Miralem Pjanic, ma con sostituti all'altezza: Sergej Milinkovic-Savic non ha vissuto la sua miglior stagione alla Lazio, chissà che a quel punto non possa seguire il tecnico nell'avventura torinese. Incognita fasce: nel 3-5-2, come visto per Conte, meglio Alex Sandro rispetto a Joao Cancelo. Sulla destra, a quel punto, Cuadrado come alternativa al tentativo di reinventare Chiesa in quel ruolo.
Il greco e il partner di CR7 - In difesa, detto di Romero, immaginiamo Kostas Manolas: perfetto, per velocità e forza, per completare un reparto a tre con Bonucci e Chiellini. In attacco, Paulo Dybala con CR7 sarebbe una novità rispetto agli anni della Lazio: nessuno ha le caratteristiche di Immobile, ma non è detto che sia necessario. La Joya o Bernardeschi a supporto del portoghese: innovazione nella continuità.
La Juventus di Inzaghi (3-5-2): Szczesny; MANOLAS, Bonucci, Chiellini; CHIESA, RAMSEY, Can, MILINKOVIC-SAVIC, Alex Sandro; Dybala, Cristiano Ronaldo.
Simone Inzaghi e la svolta - L'arrivo del tecnico dalla Lazio sarebbe una mossa in controtendenza col recente passato: affidare la squadra di Cristiano Ronaldo a un allenatore con zero panchine in Champions League. Però Inzaghi piace alla Juve da tempi non sospetti, ha ottimi rapporti con la dirigenza e garantirebbe un discreto risparmio a livello di ingaggio rispetto a colleghi come Guardiola, Conte o Sarri: soldi da poter reinvestire sul mercato.
Mano alla società - L'ex attaccante, in biancoceleste, ha iniziato col 4-3-1-2 e poi ha virato al 3-5-2. La flessibilità tattica è forse la sua arma migliore: anche per questo, oltre che ovviamente per i rapporti di forza tra tecnico e dirigenza, Paratici & Co potrebbero avere più libertà nel costruire la rosa del futuro. All'insegna dei colpi italiani: dentro Cristian Romero e Federico Chiesa, all'insegna del rinnovamento.
SMS per Pjanic - Campagna acquisti finanziata soprattutto con la cessione eccellente di Miralem Pjanic, ma con sostituti all'altezza: Sergej Milinkovic-Savic non ha vissuto la sua miglior stagione alla Lazio, chissà che a quel punto non possa seguire il tecnico nell'avventura torinese. Incognita fasce: nel 3-5-2, come visto per Conte, meglio Alex Sandro rispetto a Joao Cancelo. Sulla destra, a quel punto, Cuadrado come alternativa al tentativo di reinventare Chiesa in quel ruolo.
Il greco e il partner di CR7 - In difesa, detto di Romero, immaginiamo Kostas Manolas: perfetto, per velocità e forza, per completare un reparto a tre con Bonucci e Chiellini. In attacco, Paulo Dybala con CR7 sarebbe una novità rispetto agli anni della Lazio: nessuno ha le caratteristiche di Immobile, ma non è detto che sia necessario. La Joya o Bernardeschi a supporto del portoghese: innovazione nella continuità.
La Juventus di Inzaghi (3-5-2): Szczesny; MANOLAS, Bonucci, Chiellini; CHIESA, RAMSEY, Can, MILINKOVIC-SAVIC, Alex Sandro; Dybala, Cristiano Ronaldo.
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