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Sarri si gioca tutto, Emery per il record: Chelsea-Arsenal, che finale
Una finale per cambiare la propria storia e soprattutto il proprio futuro. Chelsea-Arsenal, finale di Europa League in programma questa sera a Baku, non varrà soltanto il trofeo. Ma anche una buona fetta dell'avvenire delle due squadre.
Sarri si gioca tutto - Il cappellino buttato, che sia per il diverbio Higuain-Luiz o per l'invadenza delle telecamere, la dice lunga sul nervosismo di Maurizio Sarri. Dopo aver inseguito lo scudetto, il tecnico toscano potrebbe vincere il primo trofeo della sua carriera. Con la Juventus alla finestra: a prescindere da quale sarà il futuro, l'avventura al Chelsea pare ai titoli di coda. Salutarsi, dopo tante critiche, con una vittoria, sarebbe una discreta soddisfazione.
Non solo Sarri - In uscita dal Chelsea, in compagnia del suo mentore, vi è anche Gonzalo Higuain. Altro giro, altra bordata di critiche, in questo caso più comprensibili: 5 gol 18 gare sono un magro bottino, per il Pipita. Con l'argentino, via anche Eden Hazard: il belga sarà presentato la prossima settimana dal Real Madrid, in Spagna guadagnerà cifre monstre e proverà a vincere la coppa europea dei grandi. Hazard che va via è un piccolo ciclo che si chiude: il Chelsea, negli ultimi anni, è stato soprattutto affidato all'estro del suo numero 10.
Qui Arsenal: Emery insegue Trap - Se da un lato Sarri vincerebbe un trofeo importante per la prima volta in carriera, dall'altro Unai Emery è già l'uomo dell'Europa League. L'ha vinta tre volte di fila col Siviglia, trionfando stasera staccherebbe Giovanni Trapattoni (nel qual caso si parla di Coppa UEFA) come recordman per vittorie della seconda competizione europea.
Un ciclo che si apre - Hazard, dicevamo, chiuderebbe da solo un'era per il Chelsea. I Gunners, invece, l'hanno già fatto a giugno scorso, con l'addio di Wenger. Ora aspettano il primo trofeo della loro nuova vita, senza il tecnico alsaziano alla guida. A proposito di giocarsi tutto: dalla finale di stasera passano le ultime possibilità di giocare la prossima Champions League. Dal '98 in poi, a Wenger è capitato soltanto una volta di restarne fuori.
Sarri si gioca tutto - Il cappellino buttato, che sia per il diverbio Higuain-Luiz o per l'invadenza delle telecamere, la dice lunga sul nervosismo di Maurizio Sarri. Dopo aver inseguito lo scudetto, il tecnico toscano potrebbe vincere il primo trofeo della sua carriera. Con la Juventus alla finestra: a prescindere da quale sarà il futuro, l'avventura al Chelsea pare ai titoli di coda. Salutarsi, dopo tante critiche, con una vittoria, sarebbe una discreta soddisfazione.
Non solo Sarri - In uscita dal Chelsea, in compagnia del suo mentore, vi è anche Gonzalo Higuain. Altro giro, altra bordata di critiche, in questo caso più comprensibili: 5 gol 18 gare sono un magro bottino, per il Pipita. Con l'argentino, via anche Eden Hazard: il belga sarà presentato la prossima settimana dal Real Madrid, in Spagna guadagnerà cifre monstre e proverà a vincere la coppa europea dei grandi. Hazard che va via è un piccolo ciclo che si chiude: il Chelsea, negli ultimi anni, è stato soprattutto affidato all'estro del suo numero 10.
Qui Arsenal: Emery insegue Trap - Se da un lato Sarri vincerebbe un trofeo importante per la prima volta in carriera, dall'altro Unai Emery è già l'uomo dell'Europa League. L'ha vinta tre volte di fila col Siviglia, trionfando stasera staccherebbe Giovanni Trapattoni (nel qual caso si parla di Coppa UEFA) come recordman per vittorie della seconda competizione europea.
Un ciclo che si apre - Hazard, dicevamo, chiuderebbe da solo un'era per il Chelsea. I Gunners, invece, l'hanno già fatto a giugno scorso, con l'addio di Wenger. Ora aspettano il primo trofeo della loro nuova vita, senza il tecnico alsaziano alla guida. A proposito di giocarsi tutto: dalla finale di stasera passano le ultime possibilità di giocare la prossima Champions League. Dal '98 in poi, a Wenger è capitato soltanto una volta di restarne fuori.
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