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Diversa Zagabria, la solita Atalanta
"Zagabria è diversa da trent'anni fa". A chiunque si chieda, questo è il commento per i Bad Blue Boys, il gruppo organizzato della tifoseria croata. Quella che, per intenderci, negli anni novanta era determinato e riconosciuto in qualsiasi parte d'Europa. Il Maksimir è lo stadio del principio della guerra dell'Indipendenza, la fine del sogno della grande Jugoslavia di Tito, il simbolo della rivolta. Di quella dell'ordine precostituito, di Zvonimir Boban che non ci sta nel vedere un ragazzo massacrato. Ora c'è un ristorante, in centro a Zagabria, con il suo nome, quasi a imperitura memoria.
TEMPI CHE FURONO - "I giovani si sentono di voler fare qualcosa, ma la polizia guarda davvero a tutto". I nuovi ultras sono come quelli vecchi, forse molto più controllati. Perché Dinamo Zagabria-Atalanta è stata una delle gare più narrate degli anni novanta. Gli scontri del Maksimir, l'elmetto, la guerra che era praticamente alle porte della capitale croata e che l'ha risparmiata, tranne due bombardamenti. Che sia un catino, questo è ancora così. Che sia difficile vincere, altrettanto e pacifico: la Dinamo ha fermato grandi formazioni alla sua prima di Champions: ha vinto contro l'Arsenal, ha perso solo 0-1 con il Real Madrid.
STESSA ATALANTA - Questo però non cambierà più di tanto, perché la favorita d'obbligo è la formazione nerazzurra. Più forte, con singoli migliori, una intensità da squadra europea. Non cambierà molto, Gasperini. "Il turnover più in là", quindi quasi certamente gli undici saranno quelli di Genova. Un paio di incognite, come Palomino oppure Castagne, per il resto formazione ampiamente confermata. Da Ilicic a Zapata, passando per Toloi e De Roon. Da valutare Pasalic, cresciuto nell'Hajduk, un possibile fattore per questa partita.
TEMPI CHE FURONO - "I giovani si sentono di voler fare qualcosa, ma la polizia guarda davvero a tutto". I nuovi ultras sono come quelli vecchi, forse molto più controllati. Perché Dinamo Zagabria-Atalanta è stata una delle gare più narrate degli anni novanta. Gli scontri del Maksimir, l'elmetto, la guerra che era praticamente alle porte della capitale croata e che l'ha risparmiata, tranne due bombardamenti. Che sia un catino, questo è ancora così. Che sia difficile vincere, altrettanto e pacifico: la Dinamo ha fermato grandi formazioni alla sua prima di Champions: ha vinto contro l'Arsenal, ha perso solo 0-1 con il Real Madrid.
STESSA ATALANTA - Questo però non cambierà più di tanto, perché la favorita d'obbligo è la formazione nerazzurra. Più forte, con singoli migliori, una intensità da squadra europea. Non cambierà molto, Gasperini. "Il turnover più in là", quindi quasi certamente gli undici saranno quelli di Genova. Un paio di incognite, come Palomino oppure Castagne, per il resto formazione ampiamente confermata. Da Ilicic a Zapata, passando per Toloi e De Roon. Da valutare Pasalic, cresciuto nell'Hajduk, un possibile fattore per questa partita.
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