TUTTO mercato WEB
TMW RADIO - Canovi: "Inter, era meglio Zapata di Lukaku. Ibra ok se non chiede la luna"
L'avvocato Dario Canovi ha detto la sua sui temi del momento a Maracanà, trasmissione del pomeriggio di TMW Radio.
Sul rientro dalla sosta
"Le partite delle Nazionali per i club sono un cataclisma. Sono tanti gli infortuni che accadono ogni volta. Rischia l'Inter ma anche l'Atalanta, che ormai dobbiamo considerare una squadra d'alta classifica. In questo momento il più bel calcio è quello dei bergamaschi, ma la defezione di Zapata non è da poco. Se fossi stato il dg dell'Inter, avrei preso Zapata piuttosto che Lukaku. Zapata, oltre che fisicamente fortissimo, per la sua stazza ha una rapidità impressionante. E questo in Italia è determinante".
Su Ibrahimovic
"Ogni tanto saltano fuori delle cose incredibili. Lui è stato uno degli attaccanti più forti degli ultimi decenni. Ha tutto, voglia di vincere, cattiveria, rapidità, ma ha 38 anni. Se viene qui, vuole guadagnare tanto. Spendere tanti soldi per uno così, allora sceglierei altro. Io credo che l'affare lo abbia fatto il Napoli prendendo Llorente, che prende il giusto".
Sulle uscite di Adl
"Lui e Lotito spesso dicono cose intelligenti nella maniera sbagliata. E questo è il caso. Giustamente ha voluto far capire al giocatore simbolo del Napoli che è ora che diventi maggiorenne. Se vuoi giocare in una grande squadra, come è il Napoli, devi essere pronto anche a fare la panchina. Alla Juve allora dovrebbero protestare tutti. Mertens e Callejon? Ha detto qualcosa di pesante nei confronti della Cina".
Su Piatek
"Ogni tanto il buon Dio mette la mano sopra qualcuno regalando sei mesi di gloria. Lo ha fatto con Piatek. Mi ricordo Schillaci ai Mondiali del '90. Sono quei momenti in cui ad un giocatore riesce tutto bene, anche per circostanze psicologiche. Lo considero un bel giocatore ma non un asso. E' un ottimo centravanti, quindi ci sta che faccia panchina".
Sul rientro dalla sosta
"Le partite delle Nazionali per i club sono un cataclisma. Sono tanti gli infortuni che accadono ogni volta. Rischia l'Inter ma anche l'Atalanta, che ormai dobbiamo considerare una squadra d'alta classifica. In questo momento il più bel calcio è quello dei bergamaschi, ma la defezione di Zapata non è da poco. Se fossi stato il dg dell'Inter, avrei preso Zapata piuttosto che Lukaku. Zapata, oltre che fisicamente fortissimo, per la sua stazza ha una rapidità impressionante. E questo in Italia è determinante".
Su Ibrahimovic
"Ogni tanto saltano fuori delle cose incredibili. Lui è stato uno degli attaccanti più forti degli ultimi decenni. Ha tutto, voglia di vincere, cattiveria, rapidità, ma ha 38 anni. Se viene qui, vuole guadagnare tanto. Spendere tanti soldi per uno così, allora sceglierei altro. Io credo che l'affare lo abbia fatto il Napoli prendendo Llorente, che prende il giusto".
Sulle uscite di Adl
"Lui e Lotito spesso dicono cose intelligenti nella maniera sbagliata. E questo è il caso. Giustamente ha voluto far capire al giocatore simbolo del Napoli che è ora che diventi maggiorenne. Se vuoi giocare in una grande squadra, come è il Napoli, devi essere pronto anche a fare la panchina. Alla Juve allora dovrebbero protestare tutti. Mertens e Callejon? Ha detto qualcosa di pesante nei confronti della Cina".
Su Piatek
"Ogni tanto il buon Dio mette la mano sopra qualcuno regalando sei mesi di gloria. Lo ha fatto con Piatek. Mi ricordo Schillaci ai Mondiali del '90. Sono quei momenti in cui ad un giocatore riesce tutto bene, anche per circostanze psicologiche. Lo considero un bel giocatore ma non un asso. E' un ottimo centravanti, quindi ci sta che faccia panchina".
Altre notizie
Ultime dai canali
perugiaSport umbro in lutto: Francesco ci ha lasciato a 57 anni e poi anche il padre è deceduto
milanSportitalia - Panchina Milan: Fonseca guadagna posizioni su Conceicao
interLazio, ora la Champions è un miraggio. La classifica aggiornata
napoliCLASSIFICA - La Lazio frena a Monza: lunedi il Napoli ha una grande chance
salernitanaConfermato ciò che era palese: il Napoli non ha mai digerito il gol di Dia
serie cToscano: "Conosco bene Capuano, non si farà sfuggire l'opportunità playoff"
perugiaDieci anni fa il Perugia centrò "Quel sogno chiamato serie B": un libro racconta una stagione indimenticabile
udineseApu udine, Gracis: "Squadra equilibrata e competitiva, ce la possiamo giocare con tutti"
Primo piano