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Juve, Morata riparte da dove aveva lasciato. E sfiderà il quasi bianconero Dzeko
Roma-Juventus, a questo punto, non sarà una partita come le altre. Non lo è mai, perché la rivalità è forte e sentita, soprattutto nella Capitale. A maggior ragione, sarà una partita diversa per gli incroci, non riusciti, di un mercato che ha visto bianconeri e giallorossi trattare a lungo.
Morata riparte da dove aveva lasciato. Dall'Olimpico, anche se non contro la Roma. L'ultima gara in bianconero, infatti, è datata 21 maggio 2016, finale di Coppa Italia contro il Milan, giocata proprio nel principale stadio della Capitale. E vinta 1-0 dalla Vecchia Signora, grazie a un gol al 119': un bel modo di dirsi addio, a questo punto arrivederci.
Contro ci sarà Dzeko. Quasi bianconero, quasi ex. A un certo punto, il centravanti bosniaco si sarà pur sentito la maglia della Juventus addosso: ha annusato la possibilità di giocare con Ronaldo e Dybala, correre di nuovo per la Champions come ai tempi di Di Francesco. Ora li sfiderà: restare a Roma non è un problema, ma un po' di dente avvelenato lo avrà di sicuro.
De Sciglio-Karsdorp e il caso Diawara. A colorare ulteriormente la questione, altre trattative: quella per De Sciglio alla Roma, sfumata in un battibaleno per il no di Karsdorp al Genoa. E poi, ma in questo caso la Juventus non c'entra, i giallorossi avranno ulteriore voglia di rivalsa per il 3-0 a tavolino contro il Verona, non ancora ufficiale ma praticamente scontato. Non sarà, dicevamo, una partita come le altre.
Morata riparte da dove aveva lasciato. Dall'Olimpico, anche se non contro la Roma. L'ultima gara in bianconero, infatti, è datata 21 maggio 2016, finale di Coppa Italia contro il Milan, giocata proprio nel principale stadio della Capitale. E vinta 1-0 dalla Vecchia Signora, grazie a un gol al 119': un bel modo di dirsi addio, a questo punto arrivederci.
Contro ci sarà Dzeko. Quasi bianconero, quasi ex. A un certo punto, il centravanti bosniaco si sarà pur sentito la maglia della Juventus addosso: ha annusato la possibilità di giocare con Ronaldo e Dybala, correre di nuovo per la Champions come ai tempi di Di Francesco. Ora li sfiderà: restare a Roma non è un problema, ma un po' di dente avvelenato lo avrà di sicuro.
De Sciglio-Karsdorp e il caso Diawara. A colorare ulteriormente la questione, altre trattative: quella per De Sciglio alla Roma, sfumata in un battibaleno per il no di Karsdorp al Genoa. E poi, ma in questo caso la Juventus non c'entra, i giallorossi avranno ulteriore voglia di rivalsa per il 3-0 a tavolino contro il Verona, non ancora ufficiale ma praticamente scontato. Non sarà, dicevamo, una partita come le altre.
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