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Milan, Kessie: "Pioli ha creato una famiglia. E la presenza di Ibra lo aiuta"
Dopo la vittoria esterna sul campo del Celtic, Franck Kessie, centrocampista del Milan, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.
Percepisci il salto di qualità che hai fatto?
"Per me è lo stesso giocare con Bennacer, Krunic o Tonali. Dobbiamo dare sempre il massimo, come stiamo facendo adesso".
Quanto aiuta giocare con Ibrahimovic?
"Aiuta tanto. Ibra è un campione, dà una mano a tutti e speriamo possa giocare ancora tante partite".
Cos'è cambiato di più nello spogliatoio?
"Non tutti i momenti possono essere positivi. Abbiamo fatto un po' di fatica, ma adesso ci siamo ripresi. L'allenatore ha gestito bene lo spogliatoio e siamo una famiglia, tutti lavorano molto in allenamento. Poi c'è la presenza di Ibra, che aiuta noi e l'allenatore".
Quando è cambiato il Milan?
"Dopo il lockdown abbiamo recuperato bene, e siamo ripartiti forte. Il mister ha sempre cercato di creare una famiglia, in modo che ognuno corra per l'altro. Secondo me questo è cambiato: tutti i giocatori qua sono importanti, perché l'allenatore sa gestire il gruppo".
Hai qualche gol nelle corde.
"Voglio fare meglio dell'anno scorso, in cui ho segnato sette gol. Anche se non calcio i rigori, perché davanti a me c'è un campione. Ma posso segnare anche senza rigori".
Percepisci il salto di qualità che hai fatto?
"Per me è lo stesso giocare con Bennacer, Krunic o Tonali. Dobbiamo dare sempre il massimo, come stiamo facendo adesso".
Quanto aiuta giocare con Ibrahimovic?
"Aiuta tanto. Ibra è un campione, dà una mano a tutti e speriamo possa giocare ancora tante partite".
Cos'è cambiato di più nello spogliatoio?
"Non tutti i momenti possono essere positivi. Abbiamo fatto un po' di fatica, ma adesso ci siamo ripresi. L'allenatore ha gestito bene lo spogliatoio e siamo una famiglia, tutti lavorano molto in allenamento. Poi c'è la presenza di Ibra, che aiuta noi e l'allenatore".
Quando è cambiato il Milan?
"Dopo il lockdown abbiamo recuperato bene, e siamo ripartiti forte. Il mister ha sempre cercato di creare una famiglia, in modo che ognuno corra per l'altro. Secondo me questo è cambiato: tutti i giocatori qua sono importanti, perché l'allenatore sa gestire il gruppo".
Hai qualche gol nelle corde.
"Voglio fare meglio dell'anno scorso, in cui ho segnato sette gol. Anche se non calcio i rigori, perché davanti a me c'è un campione. Ma posso segnare anche senza rigori".
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