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Zara: "Dybala lontano da se stesso e dalla Juve. Italia, Raspadori 9 del futuro"
Furio Zara, autore Rai, è intervenuto nel corso del TMW News e con lui abbiamo analizzato vari temi a partire dal difficile momento di Dybala: "Sembra lontano da se stesso e dalla Juve. Morata invece non pensavo che fosse così decisivo, è un attaccante di livello internazionale ma ritenevo, per le modalità in cui è arrivato alla Juve, fosse una terza scelta. Morata ora con Cuadrado è l'uomo in più della Juve, ovviamente senza contare CR7".
Il momento del Napoli invece come lo giudica?
"Certe volte non riesce a fare il salto. Gattuso si è assunto le colpe dopo il ko col Milan e ha coperto certi problemi. La mancanza di Osimhen comunque toglie al Napoli un punto di riferimento. In difesa invece Koulibaly e Manolas sono due eccellenti giocatori ma forse si sente la mancanza di Albiol che aveva caratteristiche che ben si compensavano con i compagni. Il miglior Kouolibaly in ogni caso non avrebbe fatto neanche saltare Ibra..."
E' vero che quello attuale è un calcio per vecchi?
"La statistica dice di sì, in realtà credo che la vita professionale del calciatore si sia allungata. CR7 e Ibra hanno saputo spostare più in là il paletto delle ambizioni. Ma ci sono anche i talenti giovani che hanno bisogno di tempo per crescere".
Talenti che arrivano pure dal Sassuolo...
"Non è un miracolo quello degli emiliani, è un percorso che affonda le sue radici nelle intuizioni, nella solidità del club e nel progetto tecnico che è iniziato anni fa con Di Francesco. Locatelli ora è un signor giocatore e ha alzato il suo status, Berardi ha trovato una sua maturità. Non dimentico Raspadori, ragazzo molto interessante, centravanti della Nazionale del futuro".
Il momento del Napoli invece come lo giudica?
"Certe volte non riesce a fare il salto. Gattuso si è assunto le colpe dopo il ko col Milan e ha coperto certi problemi. La mancanza di Osimhen comunque toglie al Napoli un punto di riferimento. In difesa invece Koulibaly e Manolas sono due eccellenti giocatori ma forse si sente la mancanza di Albiol che aveva caratteristiche che ben si compensavano con i compagni. Il miglior Kouolibaly in ogni caso non avrebbe fatto neanche saltare Ibra..."
E' vero che quello attuale è un calcio per vecchi?
"La statistica dice di sì, in realtà credo che la vita professionale del calciatore si sia allungata. CR7 e Ibra hanno saputo spostare più in là il paletto delle ambizioni. Ma ci sono anche i talenti giovani che hanno bisogno di tempo per crescere".
Talenti che arrivano pure dal Sassuolo...
"Non è un miracolo quello degli emiliani, è un percorso che affonda le sue radici nelle intuizioni, nella solidità del club e nel progetto tecnico che è iniziato anni fa con Di Francesco. Locatelli ora è un signor giocatore e ha alzato il suo status, Berardi ha trovato una sua maturità. Non dimentico Raspadori, ragazzo molto interessante, centravanti della Nazionale del futuro".
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