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Stasera la Supercoppa. L’altra Juve-Napoli: le tappe della partita (finora) giocata solo nei tribunali
Alle 21, Juventus e Napoli si sfideranno sul manto erboso del Mapei Stadium. Finalmente: in palio, la Supercoppa Italiana, ma il pensiero va in maniera inevitabile a una partita che ha segnato la Serie A 2020/2021. Anche se non è stata ancora giocata, e a oggi non è ancora nota la data in cui si dovrebbe disputare. L’altra Juve-Napoli, quella del 4 ottobre 2020, e delle svariate decisioni giudiziarie. Abbiamo provato a ripercorrerne le principali tappe.
Il 4 ottobre: non si gioca. Sempre alle 20,45 è in programma la sfida allo Stadium. La Juventus annuncia la formazione ufficiale, il Napoli non si presenta. Nei giorni precedenti, infatti, il club azzurro ha registrato le positività di Zielinski ed Elmas. Dopo un lungo botta e risposta con la ASL, e la richiesta (vana) di rinviare la gara, gli azzurri non sono così partiti alla volta di Torino, sulla base delle ultime comunicazioni arrivate dall’autorità sanitaria.
Il Giudice Sportivo non si pronuncia. Il 6 ottobre, il dott. Mastrandrea sceglie di prendersi del tempo: decide su tutte le altre partite della giornata, ma rinvia il verdetto su Juve-Napoli. Necessari ulteriori approfondimenti, perché le indicazioni arrivate dall’ASL non sono chiarissime ed emerge anche il sospetto di una violazione del protocollo da parte degli azzurri.
Arriva il 3-0 a tavolino. L’attesissima decisione di primo grado è del 14 ottobre. Il giudice sportivo commina il 3-0 a tavolino in favore della squadra allenata da Andrea Pirlo, e anche il -1 in classifica a quella guidata da Gattuso. Una decisione giudicata da molti inevitabile a livello tecnico per le competenze dell’ufficio giudicante, ma che diversi osservatori ritengono modificabile nei gradi successivi.
La Corte Sportiva d’Appello conferma la sentenza. Il secondo grado di giudizio, sempre nel “perimetro” FIGC, conferma la decisione del giudice sportivo. Il 10 novembre la Corte Sportiva d’Appello, guidata dal presidente Piero Sandulli, conferma il 3-0 a tavolino e il -1 in classifica, con motivazioni pesantissime nei confronti del Napoli: viene persino tirata in ballo la lealtà sportiva. Messa così, sembra persino una decisione clemente nei confronti della società di De Laurentiis.
Il Collegio di Garanzia dello Sport ribalta il verdetto. Arriviamo al 22 dicembre: fuori dalla giustizia federale, il massimo organo di giustizia sportiva accoglie le motivazioni del Napoli e decide: niente 3-0 a tavolino, né punto di penalizzazione. La gara si dovrà giocare. Nelle motivazioni, pubblicate il 7 gennaio, il Collegio sovverte completamente i precedenti gradi di giustizia, richiamando il rispetto del criterio di gerarchia delle fonti. Nessuna malafede da parte del Napoli, e a livello processuale la vicenda si chiude qui: la Juventus non si è costituita sin dai primi gradi, la FIGC non ha partecipa al giudizio presso il CONI. Si giocherà. Quando? Per ora la partita è rinviata a data da destinarsi, probabilmente sarà riprogrammata per maggio. Ecco perché la gara di stasera assume un valore ancora maggiore.
Il 4 ottobre: non si gioca. Sempre alle 20,45 è in programma la sfida allo Stadium. La Juventus annuncia la formazione ufficiale, il Napoli non si presenta. Nei giorni precedenti, infatti, il club azzurro ha registrato le positività di Zielinski ed Elmas. Dopo un lungo botta e risposta con la ASL, e la richiesta (vana) di rinviare la gara, gli azzurri non sono così partiti alla volta di Torino, sulla base delle ultime comunicazioni arrivate dall’autorità sanitaria.
Il Giudice Sportivo non si pronuncia. Il 6 ottobre, il dott. Mastrandrea sceglie di prendersi del tempo: decide su tutte le altre partite della giornata, ma rinvia il verdetto su Juve-Napoli. Necessari ulteriori approfondimenti, perché le indicazioni arrivate dall’ASL non sono chiarissime ed emerge anche il sospetto di una violazione del protocollo da parte degli azzurri.
Arriva il 3-0 a tavolino. L’attesissima decisione di primo grado è del 14 ottobre. Il giudice sportivo commina il 3-0 a tavolino in favore della squadra allenata da Andrea Pirlo, e anche il -1 in classifica a quella guidata da Gattuso. Una decisione giudicata da molti inevitabile a livello tecnico per le competenze dell’ufficio giudicante, ma che diversi osservatori ritengono modificabile nei gradi successivi.
La Corte Sportiva d’Appello conferma la sentenza. Il secondo grado di giudizio, sempre nel “perimetro” FIGC, conferma la decisione del giudice sportivo. Il 10 novembre la Corte Sportiva d’Appello, guidata dal presidente Piero Sandulli, conferma il 3-0 a tavolino e il -1 in classifica, con motivazioni pesantissime nei confronti del Napoli: viene persino tirata in ballo la lealtà sportiva. Messa così, sembra persino una decisione clemente nei confronti della società di De Laurentiis.
Il Collegio di Garanzia dello Sport ribalta il verdetto. Arriviamo al 22 dicembre: fuori dalla giustizia federale, il massimo organo di giustizia sportiva accoglie le motivazioni del Napoli e decide: niente 3-0 a tavolino, né punto di penalizzazione. La gara si dovrà giocare. Nelle motivazioni, pubblicate il 7 gennaio, il Collegio sovverte completamente i precedenti gradi di giustizia, richiamando il rispetto del criterio di gerarchia delle fonti. Nessuna malafede da parte del Napoli, e a livello processuale la vicenda si chiude qui: la Juventus non si è costituita sin dai primi gradi, la FIGC non ha partecipa al giudizio presso il CONI. Si giocherà. Quando? Per ora la partita è rinviata a data da destinarsi, probabilmente sarà riprogrammata per maggio. Ecco perché la gara di stasera assume un valore ancora maggiore.
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