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tmw / juventus / Serie A
FOCUS TMW - Juventus, per gli Agnelli un affare di famiglia. Non scalabile e non cedibileTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 11 febbraio 2021, 15:15Serie A
di Andrea Losapio

FOCUS TMW - Juventus, per gli Agnelli un affare di famiglia. Non scalabile e non cedibile

Il calcio italiano è nel mirino dei fondi di investimento. Dopo l’ubriacatura della Premier League, la Serie A è pronta ad aprire ai capitali stranieri. Il nostro è storicamente il campionato che ha il contatto più vicino alla popolazione, ma negli ultimi anni molto è cambiato. Da Elliott a Suning, finendo a Friedkin e Krause, passando per Commisso. L'ultimo in ordine di tempo è certamente il probabile addio di Volpi, presidente dello Spezia, senza detenere nemmeno una quota minoritaria del club finalmente arrivato in A. Quale può essere il futuro del nostro torneo? TMW racconta la situazione delle venti proprietà in base a bilanci, investimenti e possibili scelte future.

JUVENTUS

Il 2 gennaio del 2020 la Juventus ha concluso un aumento di capitale cospicuo con 299,91 milioni di euro, ma non basta per considerare quella bianconera come un’azienda sostenibile. Lo era con Conte e il primo Allegri, poi il boom di spese delle ultime stagioni - alla ricerca di un trofeo continentale e con l’acquisto di Cristiano Ronaldo prima e De Ligt poi - ha fatto sì che Exor dovesse intervenire pesantemente per ripianare le perdite, al netto di plusvalenze che, in qualche caso, sono tutt’altro che consone al valore dei giocatori. Da Rovella a Muratore, sono valori impossibili da decifrare per un organismo terzo ma che aiutano a chiudere bilanci con un rosso meno fuoco.


AGNELLI E LA SUPERLEGA - Perché il presidente della Juventus continua a spingere su un tasto che, evidentemente, va completamente contro lo spirito dello sport, sia professionistico che dilettantistico. L’idea è quella di creare una sorta di Nba per rastrellare gli sponsor, creando una élite di una ventina di squadre in tutta l’Europa che si spartirebbe il mercato dei diritti televisivi, arrivando a cifre altissime. Un mercato chiuso che non viene delineato solo dal merito, ma da posizioni acquisite: la Juventus che vince nove Scudetti consecutivi dovrebbe avere un accesso automatico, a meno di sciagure nei prossimi anni.

NUOVO RUOLO - La Juventus continua a essere un’azienda che raggiunge risultati, non economici ma sportivi. Così non è detto che alla fine Agnelli non decida di lasciarla per cercare nuovi stimoli. Negli ultimi mesi si è parlato di un possibile ruolo a Stellantis e alla Ferrari, ma è complicato pensare a un addio prima di vincere Champions o trofei continentali. L’arrivo di Cristiano Ronaldo, due stagioni e passa or sono, ha diviso ulteriormente la linea di demarcazione fra i dirigenti e il presidente: l’elicottero greco assomigliava tanto alle missioni dei predecessori, in particolare l’Avvocato.

CESSIONE IMPOSSIBILE - La Juventus è un trofeo di famiglia, più un bisogno di normalità che non una azienda che deve vivere sui proventi. Non è strano che CR7 sia arrivato alla Juventus quando gli operai di Termini Imerese erano finiti in cassa integrazione, con la protesta da parte degli operai. C’è una grossa differenza fra la Juventus, tesoro e gioiello di famiglia, e le altre aziende, scalabili e con possibili concorrenti. Creare un’altra Juve non è possibile, Tesla è già realtà.