La Juve spera e aspetta Arthur: il brasiliano ha le chiavi del gioco di Pirlo tra i piedi
Alla Juve serve come il pane. E le ultime uscite lo hanno messo in chiaro. Anzitutto, a livello numerico: la rosa bianconera è amplia e variegata, ma non particolarmente profonda.
Soprattutto a centrocampo, specie da quando McKennie è stato dirottato in pianta stabile tra esterni e incursori, lasciando di fatto lo stesso Arthur, Rabiot e Bentancur come centrocampisti centrali. Ma non è solo una questione di quantità: arrivato nell’ambito dello scambio con Pjanic, l’ex Barcellona ha progressivamente guadagnato spazio, campo e considerazione. Ha in mani le chiavi della Vecchia Signora: la sensazione è che ci siano ancora margini di miglioramento, perché per esempio in fase offensiva e quanto a inventiva manca ancora qualcosa. Ma col brasiliano le sorti del centrocampo, e soprattutto del pallone, sono in cassaforte. Si fa trovare pronto e non perde palloni: per citare una statistica, da questo punto di vista è il miglior centrocampista del campionato in assoluto, con appena 5,17 palle perse in media a partita. La Juve spera e lo aspetta, per affidargli il pallone.