Chiesa e la Juve si legano definitivamente. E intanto l’esterno lavora per il rientro

Non c’era Federico Chiesa, quantomeno sul rettangolo verde, nella vittoria che, complice il successivo pareggio della Roma in serata, domenica pomeriggio ha regalato l’aritmetica qualificazione alla prossima Champions League alla Juventus. Match deciso dalla doppietta di Leonardo Bonucci che è stato tra quelli che l’ex esterno della Fiorentina ha preso come punto di riferimento nello spogliatoio al suo arrivo a Torino, complice anche un rapporto avviato con la maglia della Nazionale italiana. Federico Chiesa che, ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio per qualche mese, può considerarsi da qualche ora a tutti gli effetti un giocatore di proprietà della Vecchia Signora.

Chiesa e la Juve definitivamente insieme: scattato l’obbligo di riscatto.
A ottobre del 2020 Federico Chiesa si è trasferito dalla Fiorentina alla Juventus in prestito biennale a 10 milioni di euro con opzione per l’acquisto a titolo definitivo da parte della società bianconera per 40 milioni di euro pagabili in tre anni. E l’obbligo di riscatto è scattato proprio con la qualificazione alla massima competizione europea raggiunta dalla Vecchia Signora: le altre due condizioni, almeno 10 gol o almeno 10 assist, nella stagione corrente non sono evidentemente state raggiunte a causa dell’infortunio del classe 1997. Poco male per il riscatto che in ogni caso, anche senza lo scattare dell’obbligo, sarebbe stato effettuato per confermare quello che, assieme a Vlahovic, viene considerato punto di riferimento per il nuovo progetto. E lo stesso Chiesa, sui social, ha confermato l’operazione col messaggio “To be continued”.

Procede il recupero, rientro in campo senza fretta.
Due le stagioni vissute con la maglia bianconera addosso da parte dell’esterno figlio d’arte, una completamente diversa dall’altra. La prima, da assoluto protagonista, con 15 reti e 11 assist, la seconda fermatasi il 9 gennaio, dopo un infortunio muscolare che già l’aveva estromesso dal rettangolo verde per qualche settimana, a causa della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Da lì il percorso di recupero è cominciato partendo dall’intervento chirurgico, passando per il ritorno a muoversi senza stampelle due mesi più tardi e ora le terapie di rito verso un, graduale, ritorno sul campo. Graduale appunto perché non verranno affrettati i tempi con i mesi di ottobre e novembre indiziati per rivedere Chiesa con i compagni: per stesso in primis, ma anche per quei tifosi che non vedono l’ora di godersi nuovamente le sue giocate.