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Lega Pro, Ghirelli sulla riforma: "È una priorità. Il calcio italiano non può più aspettare"
Oggi si è riunito il Consiglio Direttivo della Lega Pro che ha deciso di riavviare il progetto di finanziamento per il comune de L’Aquila, dove nel 2009 ci fu il terribile terremoto, della struttura sportiva di Paganica. La Lega Pro ha confermato che finanzierà per stato di avanzamento dei lavori.
Il Consiglio Direttivo ha definito di proseguire nell’azione di riforma del calcio italiano. Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha confermato: “Priorità alla riforma, il calcio italiano non può aspettare. Noi abbiamo avanzato una proposta responsabile ed equilibrata. Spingeremo perché si faccia la riforma. Ha ragione il presidente Balata che dice di non avere trenta milioni per la Serie C, infatti ne servono molti di più. La Serie C per far la riforma rinuncia ad una promozione? Solo se ottiene la stabilità economica. Ancor di più di fronte all’inedia e agli egoismi che si manifestano.“
C’è grande interesse in Italia, in Europa e nel mondo sulla proposta di nuovo format del campionato che serve per attrarre giovani ed avere la sostenibilità economica dei club. Il Consiglio ha confermato che, visto che il tempo non è una variabile indipendente, è aperta la “fase di ascolto” , in particolare con i presidenti dei club e, contemporaneamente, è iniziato lo studio di dati economici relativi al progetto che porteraà entro breve a produrre un documento scientifico.
“Solo una grande associazione e’ capace di innovare quando è necessario. Siamo di fronte a ciò che serve al calcio italiano, non solo alla Serie C” dice il presidente Ghirelli.
Il Consiglio Direttivo ha definito di proseguire nell’azione di riforma del calcio italiano. Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha confermato: “Priorità alla riforma, il calcio italiano non può aspettare. Noi abbiamo avanzato una proposta responsabile ed equilibrata. Spingeremo perché si faccia la riforma. Ha ragione il presidente Balata che dice di non avere trenta milioni per la Serie C, infatti ne servono molti di più. La Serie C per far la riforma rinuncia ad una promozione? Solo se ottiene la stabilità economica. Ancor di più di fronte all’inedia e agli egoismi che si manifestano.“
C’è grande interesse in Italia, in Europa e nel mondo sulla proposta di nuovo format del campionato che serve per attrarre giovani ed avere la sostenibilità economica dei club. Il Consiglio ha confermato che, visto che il tempo non è una variabile indipendente, è aperta la “fase di ascolto” , in particolare con i presidenti dei club e, contemporaneamente, è iniziato lo studio di dati economici relativi al progetto che porteraà entro breve a produrre un documento scientifico.
“Solo una grande associazione e’ capace di innovare quando è necessario. Siamo di fronte a ciò che serve al calcio italiano, non solo alla Serie C” dice il presidente Ghirelli.
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