TUTTO mercato WEB
Nottingham, Giraldi: "Il VAR non mi piace. In Premier League intensità maggiore"
rfv
Filippo Giraldi, DS del Nottingham Forest, a Radio Firenze Viola
00:00
/
00:00
Filippo Giraldi, direttore sportivo del Nottingham Forest è intervenuto in diretta a RadioFirenzeViola, durante "Scanner", a cura di Giulio Dini.
Queste le sue parole sulla differenza tra Serie A e Premier League:
"Con il lavoro si può recuperare il gap tra Serie A e Premier League. Le pressioni ci sono sempre, anche in Inghilterra è molto alta. Quello che vedo io è che è molto diversa la preparazione alla partita e come ti alleni. Ci sono tanti allenatori in Italia che stanno facendo questo come Gasperini e Spalletti. E' anche un fatto di come viene gestita la gara: in Inghilterra si fischia meno, anche in allenamento. L'intensità è più alta e la palla è sempre in movimento".
Cosa vuol dire essere un giocatore da Premier?
"Vuol dire aver abitudine a dare meno importanza a quello che è extra campo e concentrarsi maggiormente sul campo. In Italia ci portiamo un pochino dietro questa continua ricerca di un alibi. Dobbiamo lavorare su cosa possiamo migliorare, andare oltre il sacrificio. Non è un caso che ultimamente i giocatori che arrivano dalla Premier in Italia si adattano molto velocemente. Chi fa il percorso inverso ha bisogno di più tempo di ambientamento. Io non vedo la Premier come un paradiso e l'Italia no, però qui qualsiasi squadra può comprare giocatori importanti e questo alza molto il livello generale".
Sul Var:
"E' uno strumento che non mi piace. Non riesco a godermi alcune situazioni di campo. E qui la maggioranza delle persone la pensa come me. In Coppa di Lega qua non c'è Var perché qui cercano anche di utilizzarlo il meno possibile. Non c'è il giornale che parla di arbitraggio poi, è un fatto di approccio diverso perché poi gli errori ci sono anche qui".
Queste le sue parole sulla differenza tra Serie A e Premier League:
"Con il lavoro si può recuperare il gap tra Serie A e Premier League. Le pressioni ci sono sempre, anche in Inghilterra è molto alta. Quello che vedo io è che è molto diversa la preparazione alla partita e come ti alleni. Ci sono tanti allenatori in Italia che stanno facendo questo come Gasperini e Spalletti. E' anche un fatto di come viene gestita la gara: in Inghilterra si fischia meno, anche in allenamento. L'intensità è più alta e la palla è sempre in movimento".
Cosa vuol dire essere un giocatore da Premier?
"Vuol dire aver abitudine a dare meno importanza a quello che è extra campo e concentrarsi maggiormente sul campo. In Italia ci portiamo un pochino dietro questa continua ricerca di un alibi. Dobbiamo lavorare su cosa possiamo migliorare, andare oltre il sacrificio. Non è un caso che ultimamente i giocatori che arrivano dalla Premier in Italia si adattano molto velocemente. Chi fa il percorso inverso ha bisogno di più tempo di ambientamento. Io non vedo la Premier come un paradiso e l'Italia no, però qui qualsiasi squadra può comprare giocatori importanti e questo alza molto il livello generale".
Sul Var:
"E' uno strumento che non mi piace. Non riesco a godermi alcune situazioni di campo. E qui la maggioranza delle persone la pensa come me. In Coppa di Lega qua non c'è Var perché qui cercano anche di utilizzarlo il meno possibile. Non c'è il giornale che parla di arbitraggio poi, è un fatto di approccio diverso perché poi gli errori ci sono anche qui".
Altre notizie
Ultime dai canali
juventusChiesa, futuro ancora in bilico
milanTOP NEWS del 26 aprile - Le conferenze di Pioli e Allegri fanno discutere. La conferma di Furlani. Il parere del Barone (Curva Sud)
milan"Quando l'ho detto io mi hanno preso per matto": Allegri d'accordo con Pioli sull'Inter
juventusIl West Ham su Boniface
juventusTegola Lazio, stagione finita per Gila: c'è lesione alla coscia sinistra
milanCapello consiglia: "E se Thiago Motta portasse Zirkzee? Beh..."
milanTMW Radio - Bonanni: "Fumo negli occhi a qualcuno ha messo la prima parte di stagione del Milan"
interTurnover con il Torino, Bento e Gudmundsson nel mirino: le top news del 26 aprile
Primo piano