La critica di Agnelli: "I governatori attuali vogliono mantenere posizioni di privilegio"
La proposta era una creazione di ecosistema per le leghe principali europee, che aumentasse la stabilità e il rischio d'accesso è tra i più grandi; che mantenesse la simbiosi tra i campionati domestici e quelli internazionali. In quasi cent’anni hanno giocato in Serie A solamente 68 squadre, alcune di passaggio: ricordiamoci di questo quando parliamo di accesso alle competizioni. Mi viene da pensare che se io avessi voluto mantenere una posizione di privilegio mantenendo i miei ruoli evidentemente non avrei preso le decisioni che ho preso. Invece credo che il calcio europeo abbia bisogno di riforme strutturali per il futuro, altrimenti assisteremo al declino del calcio a favore della Premier League, che in pochi anni attrarrà tutto il talento europeo. Mi sembra evidente che i governatori attuali non vogliano ascoltare preferendo mantenere la loro posizione di privilegio. Sono i monopolisti, sono i gate-keeper della competizione. Da questo punto di vista la speranza è che la Corte di Giustizia Europea definisca questo sport come industria", uno dei passaggi dell'ormai ex presidente bianconero.
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