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Juventus, il mercato un mese dopo: McKennie non manca, focus sui rinnovi di contratto
È passato un mese dalla chiusura della sessione invernale di calciomercato che nel campionato italiano è stata tutt’altro che movimentata. Pochi i trasferimenti effettuati di club di Serie A, Juventus compresa. La Vecchia Signora si è esclusivamente soffermata sulle uscite ragionando sull’addio di un centrocampista (McKennie) e poi sui rinnovi di contratto dei già giovani e dei calciatori in scadenza.
Per la Juve solo l’addio di McKennie che ad Allegri non manca.
Il focus è stato sulle uscite e in particolar modo sull’addio di un centrocampista considerata la crescita esponenziale dei più giovani Fagioli e Miretti che hanno dato certezze e scalato con convinzione le gerarchie e del fresco d'esordio da titolare Barrenechea. Così la cessione di Weston McKennie al Leeds è avvenuta tutto sommato a cuor leggero con la speranza della società bianconera che il prestito a 1,25 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 34,5 si trasformi in obbligo grazie al raggiungimento della salvezza del club inglese.
Nessun entrata, in casa Juve si è pensato e si pensa ai rinnovi.
Assieme a McKennie ha salutato (o meglio cambiato squadra in prestito) anche Luca Pellegrini spostatosi dall’Eintracht Francoforte alla Lazio, nessun movimento in entrata invece per il club bianconero che s’è mosso solo, appunto, in uscita. Lì il massimo della concentrazione così come sul capitolo rinnovi di contratto: dai più giovani Iling-Junior (oggi impegnato nella finale d'andata con la Next Gen), Mulazzi, Barbieri fino a quello chiuso ma non ancora ratificato di Huijsen. E poi i più grandi, da Alex Sandro a Rabiot che troveranno la loro risoluzione definitiva solo a primavera inoltrata dopo le discussioni che vanno avanti da qualche settimana.
Per la Juve solo l’addio di McKennie che ad Allegri non manca.
Il focus è stato sulle uscite e in particolar modo sull’addio di un centrocampista considerata la crescita esponenziale dei più giovani Fagioli e Miretti che hanno dato certezze e scalato con convinzione le gerarchie e del fresco d'esordio da titolare Barrenechea. Così la cessione di Weston McKennie al Leeds è avvenuta tutto sommato a cuor leggero con la speranza della società bianconera che il prestito a 1,25 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 34,5 si trasformi in obbligo grazie al raggiungimento della salvezza del club inglese.
Nessun entrata, in casa Juve si è pensato e si pensa ai rinnovi.
Assieme a McKennie ha salutato (o meglio cambiato squadra in prestito) anche Luca Pellegrini spostatosi dall’Eintracht Francoforte alla Lazio, nessun movimento in entrata invece per il club bianconero che s’è mosso solo, appunto, in uscita. Lì il massimo della concentrazione così come sul capitolo rinnovi di contratto: dai più giovani Iling-Junior (oggi impegnato nella finale d'andata con la Next Gen), Mulazzi, Barbieri fino a quello chiuso ma non ancora ratificato di Huijsen. E poi i più grandi, da Alex Sandro a Rabiot che troveranno la loro risoluzione definitiva solo a primavera inoltrata dopo le discussioni che vanno avanti da qualche settimana.
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