Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / lazio / News
Italia, dal countdown di Acerbi alla simpatia di Immobile: tutti gli aneddoti del cammino a Euro 2020TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 16 luglio 2021, 12:00News
di Edoardo Zeno
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Edoardo Zeno - Lalaziosiamonoi.it

Italia, dal countdown di Acerbi alla simpatia di Immobile: tutti gli aneddoti del cammino a Euro 2020

Le vittorie derivano anche dal sudore, dalla fatica e dalla forza del gruppo. Questo è uno dei tanti segreti dell’Italia che si è presentata ad Euro 2020 in punta di piedi ed è arrivata fino in fondo mantenendo il suo credo calcistico e le sue idee. Un mix di giovani ed esperti guidati da un allenatore sopra la media e uno staff tecnico di assoluto livello. La Nazionale, dopo anni di delusioni e sconfitte, è campione d’Europa. Sembrava impossibile fino a qualche mese fa, ma adesso le piazze italiane possono gioire: siamo sul tetto d’Europa. Come sono arrivati gli Azzurri alla finale di Wembley? Quali sono stati gli aneddoti della squadra nel cammino verso la coppa? La Rai ha prodotto e mandato in onda un docu film in cui vengono ripresi e raccontati i dietro le quinte del viaggio e gli sketch divertenti che hanno accompagnato i ragazzi di Mancini. Due dei più partecipi è più attivi all’interno del gruppo sono Immobile e Acerbi. I due biancocelesti sono stati protagonisti di diversi episodi tutti da ridere tra il ritiro di Coverciano e le varie mete dell'Europeo.

GIÀ È TANTO SE CAMMINO - Italia-Turchia, il giorno seguente. Dopo la grande vittoria dell’esordio all’Olimpico, gli Azzurri si ritrovano nel campo di Coverciano. La testa è già alla partita successiva contro la Svizzera. Seduta di scarico comandata da Mancini che poi decide di far provare le situazioni da fermo, particolare i calci d’angolo. Immobile è destinato a raccogliere il traversone sul secondo palo, ma al primo cross Ciro non si avvicina nemmeno al pallone. Arriva prontissimo il richiamo di capitan Chiellini: “Ciro, che stiamo facendo?”. La risposta del bomber della Lazio è tutta da ridere e sottolinea le fatiche del giorno precedente: “Raga, io oggi è già tanto che cammino”. Poi il ringraziamento per il cross a Toloi: “Grazie Rafa”.

I CONSIGLI DI MANCIO - Da un attaccante all’altro. Mancini consiglia Immobile sul campo di Coverciano. Movimenti e tempi di gioco per Ciro che aggiunge: “Avendo fatto l’attaccante lui ti dà più consigli possibili in mezzo al campo per aiutarti. Questo mi aiuta perché imparo cose nuove anche se non fanno parte delle mie caratteristiche tecniche”. Poi la strigliata del ct ai due esterni offensivi: “Quando Ciro spiazza la palla di testa dovete crederci e tagliare dentro. Non rimanere larghi come avete fatto”.

ACERBI ASSISTMAN - Negli ottavi di finale con l’Austria, il secondo gol ai supplementari dell’Italia porta anche la firma di Acerbi. Il difensore della Lazio cade in area e, nel tentativo di rialzarsi, serve Pessina tutto solo davanti al portiere. Sinistro all’angolino e partita in ghiaccio. Gli Azzurri volano ai quarti. Ace commenta quei magici momenti: “Ho fatto il movimento sul primo per concludere in porta. Ho visto un calciatore con la maglia azzurra e gliel’ho passata con la punta. Menomale che Pes è sempre lì in agguato. È stato molto bello". 

CIRO E IL GALLO - Compagni di stanza e di reparto. La concorrenza li ha uniti ancora di più invece di separarli. Durante il ritiro Immobile e Belotti sono inseparabili. Ciro sul loro rapporto: “Stiamo bene tra di noi. Questo ci aiuta a sentire meno la distanza dalle famiglie, a divertirci con la PlayStation o con qualche scherzo di Insigne”. I giochi del capitano del Napoli sono stati un must durante tutto il periodo dell’Europeo. Tutti indirizzati verso l’amico Immobile, quello che si spaventa più facilmente.

CIRO E I RIGORI - Durante la ritirata in allenamento tra Immobile, Insigne, Belotti, De Rossi e in porta Meret, interviene Mancini, come se arrivasse dal futuro: “Oggi tutti a batterli. Poi voglio vedere se arriviamo ai rigori in finale chi li batte. Già immagino le scuse: ‘eh, devo spostare la macchina in garage’”. Poi Immobile risponde alla domanda se calcerà un dal dischetto in caso di lotteria: “Quest’anno con i rigori ho perso un po’ la media. Dopo 120 minuti i rigori non li segna chi li tira meglio ma chi ha più freddezza. Mbappè è un giocatore formidabile, eppure l’ha sbagliato. Non segna chi è più bravo…”.

SESSANTA MINUTI DI BIP - Italia-Spagna, semifinale. Partita dispendiosa per gli Azzurri che per 120’ danno battaglia agli avversari senza mollare un centimetro. Gara difficile soprattutto per Immobile che gioca 60 minuti un po’ isolato e dà tutto se stesso soprattuto in fase di pressing. Nella palestra di Coverciano, Ciro sottolinea: “Ho fatto 60 minuti di blocco, a correre dietro alla palla”. E Insigne lo corregge riferendosi alle parolacce che avrà detto l’attaccante della Lazio in campo: “No, hai fatto 60 minuti di bip”.

BUFALÒ, TU LA PARAVI CON LA TESTA - L’Italia è in finale. In attesa di scoprire chi sarà la loro avversaria, gli Azzurri si godono l’altra semifinale tra Inghilterra e Danimarca sul maxi schermo del centro sportivo. Al gol di Damsgaard che porta in vantaggio i danesi iniziano i commenti. Pickford poteva fare qualcosa in più sulla punizione del doriano e Immobile lo fa capire subito rivolgendosi in dialetto napoletano a Donnarumma: “Bufalò, questa la paravi con la testa tu”. Il portierone risponde: “Ti stai facendo un po’ condizionare”.

IL COUNTDOWN DI ACERBI - Manca sempre meno alla finalissima. L’Italia si allena a Londra e la tensione si taglia con il coltello. Acerbi sente la partita in modo particolare e Mancini gli chiede: “Quante ore mancano?”. Il difensore risponde subito: “26 ore circa”, scatenando le risate degli altri compagni. Ribadisce un concetto fondamentale “Allegria” prima di finire tra le braccia di Locatelli.

LE COLONNE SONORE E UN FINALE DA SOGNO - Per consolidare un gruppo e arrivare fino in fondo servono anche le canzoni giuste, e DJ Insigne lo sa benissimo. Sono due le melodie diventate colonne sonore del viaggio azzurro. La prima non poteva che essere “Un’estate italiana” di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. La seconda è una rivelazione. Il blocco napoletano della Nazionale ha scelto il brano neo melodico “Ma quale dieta” diventato subito il tormentone dell’Europeo e cantato a squarciagola anche dai non napoletani, su tutti Belotti, Acerbi, Pessina, Florenzi e Locateli. L’Italia ha scritto un pezzo di storia bellissimo. Si è rialzata in un momento storico e sportivo difficile portando a casa un trofeo che mancava da 53 anni. L’ultima parola spetta a Salvatore Sirigu, uomo squadra di questa Nazionale, che, visibilmente commosso dopo la vittoria, esclama: “Che film che abbiamo fatto ragà, che cazzo di film!”