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IL PRECEDENTE - Lazio, il pomeriggio perfetto: l'Olimpico con 50mila e il sorpasso sulla Roma
giovedì 7 febbraio 2019, 18:10News
di Alessandro Menghi
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it

IL PRECEDENTE - Lazio, il pomeriggio perfetto: l'Olimpico con 50mila e il sorpasso sulla Roma

Quando ci sono 6 squadre raccolte in 5 punti, significa che ogni partita può far fare un balzo in classifica notevole. La Lazio non può sprecare l’occasione questa sera, l’Empoli è un avversario ostico ma tutt’altro che irresistibile. I veri ostacoli per la squadra di Inzaghi potrebbero essere rappresentati dalla stanchezza - la squadra ha finito con la lingua di fuori nella gara col Frosinone - e la presunzione di sentirsi già la vittoria in tasca. Il secondo, un errore che difficilmente la Lazio di Inzaghi ha commesso in passato. Sfruttare il fattore casalingo sarà importante: non ci sarà un Olimpico esaurito ma aiuterà comunque i biancocelesti a spingersi verso i tre punti. Come accadde quattro anni fa.

POKER E SORPASSO - L’annata 2014-15 è la stagione in cui Pioli ha esaltato la Lazio e l’ha portata ai preliminari di Champions League. Il 12 aprile del 2015 l’Empoli arriva a Roma in uno stadio Olimpico vestito a festa: circa 50 mila spettatori che colorano di bianco e celeste ogni posto sugli spalti. Il clima è perfetto in ogni senso, batte il sole e non manca il tifo. Pioli manda in campo il solito 11, con Candreva, Mauri e Felipe Anderson dietro a Klose. Dopo 4’ la Lazio è già in vantaggio: il cross di Cavanda è pennellato per l’inserimento di Mauri, che di testa firma l’1-0 e scaccia via il primo pericolo della sfida firmato Saponara. L’Empoli di Sarri, che dimostra di giocare un buon calcio, non ha la forza per reagire con immediatezza e i padroni di casa ne approfittano raddoppiando con un altro colpo di testa, questa volta di Klose, sempre su assist di Cavanda dalla destra. Sul finire del primo tempo, arriva la prima brutta notizia per la Lazio e non per merito di una giocata dei toscani, ma per il guaio fisico subito da de Vrij. Al suo posto entra Novaretti. Al 44’ però c’è motivo di sorridere ancora: Candreva vede davanti a sé aprirsi lo specchio della porta e da più di 25 metri calcia una botta incredibile che lascia di stucco Sepe. Col tris si chiude la prima frazione di gioco.

Tempo dieci minuti dalla ripresa e si esulta ancora. Klose ruba un pallone sanguinoso a Tonelli, si invola verso la porta e con la solita generosità serve un cioccolatino a Felipe Anderson che cala il poker sulla respinta di Sepe. Partita abbondantemente archiviata, le uniche macchie - oltre a quella di de Vrij - sono l’espulsione di Novaretti per doppio giallo (il secondo fallo è inventato) e l’altro infortunio occorso a Parolo. Alla fine non solo la Lazio ha stravinto dominando e divertendo, ma si ritrova anche seconda in classifica superando proprio i cugini della Roma, fermati dal Torino. Una doppia soddisfazione in un pomeriggio perfetto.