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Stadio della Roma, l'Associazione dei costruttori: "Difficile che si realizzi"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
venerdì 11 ottobre 2019, 11:00News
di Antoniomaria Pietoso
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Antoniomaria Pietoso - Lalaziosiamonoi.it

Stadio della Roma, l'Associazione dei costruttori: "Difficile che si realizzi"

Il presidente dell'Ance Roma aggiunge: "L'interesse pubblico non è all'altezza. Io ci spero ancora, ma è davvero difficile..."

STADIO DELLA ROMA - “Stadio? Io lo spero e ci continuo a sperare, ma ho forti dubbi. Il problema è delicatissimo perché l’interesse pubblico deve indirizzare la parte privata, ma è il pubblico che deve fare la sua parte. Ed è qui che i nodi vengono al pettine. L’implementazione della rete ferroviaria Roma Ostia e il ponte dei Congressi sono le priorità. Adesso se queste due opere, fondamentali per lo stadio e per la mobilità per un intero quadrante cittadino, non vengono fatte che facciamo, lo stadio lo teniamo chiuso?". A parlare così è Nicolò Rebecchini, presidente dell'Ance Roma. Il numero uno dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili ha rilasciato un'intervista sulle frequenze di Radio Radio commentando lo stato dei lavori per l'impianto che dovrebbe ospitare i match del club giallorosso. Rebecchini ha proseguito: "Il PUMS presentato recentemente dall’amministrazione comunale prevede le cose che sono già nel piano regolatore: completamento delle metropolitane, la realizzazione di una mobilità circolare, investire ecc.

Tutte cose già dette, tritre e ritrite. La verità è che il pubblico non è all’altezza, non è in grado di svolgere queste cose. Nel frattempo la città va avanti: l’imprenditoria e coloro che hanno investito vanno avanti e il pubblico deve rincorrere, ma con la demonizzazione di ciò che il privato ha fatto. Questo non va bene. Bisogna ripartire con una grossa indicazione del pubblico affinché il privato si muova non solo nella legalità, qua si parla solo di legalità o illegalità, ma secondo una direttiva data dal pubblico che però deve fare la sua parte. Non basta dare le indicazioni perché il privato le sue cose le fa è il pubblico che non le fa. Ci deve essere un’idea politica più precisa, dire che Roma deve andare avanti con la rigenerazione urbana è scoprire l’acqua calda!“.