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Lazio-Vicenza, Poli: "Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Quell’annata specchio della storia laziale"
mercoledì 21 giugno 2017, 13:00News
di Gabriele Candelori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Gabriele Candelori - Lalaziosiamonoi.it

Lazio-Vicenza, Poli: "Abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Quell’annata specchio della storia laziale"

Due gol che hanno fatto la storia della Lazio. Nessun trofeo in bacheca. Ma una salvezza destinata a essere tramandata di padre in figlio come la leggenda del “meno nove”. Trent’anni fa la zampata di Fiorini contro il Vicenza portava la Lazio agli spareggi per non retrocedere in Serie C. Decisi a Napoli da una rete di Fabio Poli. L’ex attaccante biancoceleste ha aperto il libro dei ricordi sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3. Partendo proprio da Fiorini e dalle parole della figlia Fabiana ai nostri microfoni: “Eravamo molti amici, ho un grande ricordo e gli mando un enorme abbraccio. La figlia non era ancora nata e ha percepito negli anni tutto quello che è stato Giuliano. Sono stati i tifosi della Lazio a renderlo possibile: sono straordinari e non dimenticano facilmente come le altre tifoserie”. Lo stadio era gremito: “Fu una giornata bellissima con oltre 60 mila persone. Io ero molto arrabbiato per un colpo preso da Gregucci sul muscolo in allenamento che non mi fece partire titolare. La partita era molto tesa e il risultato non si sbloccava nonostante una prestazione importante da parte nostra. Il portiere ha parato di tutto, poi Giuliano si è inventato il gol del vantaggio. Solo un grande bomber può fare un gol simile, se l’è meritato. Io credo di non aver mai calciato di punta, lui aveva invece questa qualità. E grazie a lui arrivò poi tutto quello che successe dopo”.

LA STAGIONE E LA STORIA - “Ci siamo legati dal ritiro insieme a Fascetti quando ci chiese cosa avremmo voluto fare della nostra stagione. Se tutti decidono di rimanere è perché ci si tiene a quella maglia e avevamo degli obblighi verso i tifosi. Abbiamo fatto una cosa straordinaria e la grande gioia e riconoscimenti nel tempo da parte dei tifosi ne sono la testimonianza. A un certo punto pensavamo di poter fare addirittura di più, poi c’è stato un calo fisico e mentale che ci ha portato in una situazione critica. Trovarsi a giocare quella partita lì portava con sé molta tensione. In quel giorno non eravamo molto sicuri di noi stessi, ma quell’Olimpico ti dà una grande forza. Un pubblico così in Serie B pochissime squadre potrebbero portarlo”. Senza Fiorini non ci sarebbe stato neanche il gol di Poli al Campobasso: “In campo le gambe non tremano, magari i giorni prima. C’era sfiducia davanti a così tanti miracoli del portiere. Ma ci credi sempre e per fortuna è arrivato quel gol di punta di Fiorini. Senza quello non sarebbe successo nulla, era nel destino. Penso però che tutta la squadra resterà nel cuore dei tifosi, non solo noi due. Io sono molto tranquillo, non uno caldo come Giuliano. Quanto fatto ognuno di noi lo ha scoperto nel tempo. Abbiamo capito quanto fosse stato importante quel campionato e quelle due giornate. Si rivede la storia della Lazio in quest’annata. Una serie di situazioni particolari e difficoltà da cui il club è venuto fuori a testa alta. Bisogna sapere cosa questa squadra ha dovuto combattere e non si può avere sempre la pretesa di raggiungere risultati contro vere e proprie potenze economiche. Quest’anno la Lazio ha fatto un campionato straordinario e auguro a Simone tante altre soddisfazioni”.