ESCLUSIVA - Cacciola (CalcioNapoli24): "Applausi per Inzaghi e la Lazio. Immobile? Poteva essere il vice Higuain..."

Tre vittorie nelle ultime tre di campionato, a cui va sommato anche il successo in Europa League contro il Vitesse. Ed ora un altro, l'ennesimo da inizio stagione, esame di maturità. Sarà Lazio contro Napoli, domani, allo Stadio Olimpico di Roma. Dopo Juventus e Milan, la banda di Inzaghi è chiamata ad affrontare Mertens e compagni. Per fare un tuffo in casa partenopea e analizzare le insidie del match, la redazione de lalaziosiamonoi.it ha contatto in esclusiva Pasquale Edivaldo Cacciola, giornalista di CalcioNapoli24.it.

Sei gol contro il Benevento, ma una brutta sconfitta in Champions. Qual è il clima in casa Napoli? 

"C'è ottimismo e serenità in città, ma resta l'amarezza per alcune scelte di formazione che forse potevano cambiare il risultato in Champions League. Intanto, la scelta a sorpresa di schierare gli 11 titolari contro il Benevento è un segnale chiarissimo di Maurizio Sarri: la priorità è la Serie A. E molti tifosi di questo non sono affatto dispiaciuti, considerando che quest'anno davvero tutti credono nello scudetto".

Entusiasmo anche in casa Lazio. Te lo aspettavi un inizio così dalla squadra di Inzaghi? 

"La Lazio merita solo applausi, con Simone Inzaghi che è il vero top player di questa formazione. Subentrato quasi per caso e ritrovatosi in panchina solo come ultima scelta, ha messo su una gruppo coeso e tatticamente organizzato rivelandosi come uno dei migliori tecnici italiani a stretta prospettiva. Una rosa che ha mostrato le proprie qualità nonostante alcune assenze, e sono proprio curioso di vedere cosa ne sarà con i rientri in particolare di Felipe Anderson e Nani".

Sbilanciamoci: che sfida sarà? Pronostico?

"Una sfida spettacolare... da Colosseo! Con le due squadre più in forma del campionato. Saranno tantissimi i napoletani all'Olimpico e credo che alla fine anche i laziali risponderanno a dovere nonostante la scarsa affluenza iniziale. Sarà una gara a ritmi alti e con ribaltamenti di fronte frequenti: prevedo un 2-2, al massimo una vittoria del Napoli per 1-2".

Il duello più interessante sarà quello tra Immobile e Mertens...

"Due grandissimi giocatori. Dopo anni difficili e dopo essere stato ingiustamente sottovalutato in Italia e soprattutto all'estero, Immobile ha finalmente raggiunto la dimensione che meritava. Sono entrambi dei leader, per i goal e per il peso carismatico. Mertens è ormai il nuovo re di Napoli. Ma sarebbe stato bello vedere questo attuale Mertens contro il primo Milik, quello con la mente libera e che con l'impatto nel calcio italiano si stava scrollando da dosso il fantasma di Higuain con una semplicità disarmante e una media goal davvero interessante".

Sarà interessante vedere di nuovo Inzaghi contro Sarri. Vedi affinità tra i due tecnici?

"Spettacolo, organizzazione e concretezza. In linea di massima le squadre si somigliano, i due tecnici hanno qualche punto in comune nonostante età e cultura differenti. Entrambi sono capaci di esaltare la prima punta attraverso il gioco di squadra".

Dove può arrivare questa Lazio? Il sogno scudetto per il Napoli è possibile?

"E' chiaro che dati alla mano, considerando tetto ingaggi e calciomercato concluso, almeno sulla carta la Lazio non parte favorita per le prime quattro posizioni. Ma quel che conta è il campo, e sappiamo bene lì quanto vale il team biancoceleste. Sicuro la qualificazione all'Europa League ci sarà, ma non escludo affatto anche uno scherzetto a Milan che vedo in pole per il quarto posto: molto dipenderà anche dalla gestione del doppio impegno. Per lo scudetto, confido nel Napoli e soprattutto in Sarri. Tutto fa pensare che sia l'anno giusto: la statistica, la qualità della rosa, una Juventus fortissima ma non più apparentemente indistruttibile e altro ancora".

Chiudiamo con un po' di fantamercato. Se potessi scegliere un giocatore della Lazio da portare a Napoli...

"Non posso non rispondere col nome di Ciro Immobile, napoletano doc e che ha sempre sognato la maglia del Napoli. Proprio nell'anno in cui poi è andato alla Lazio poteva essere azzurro, bastava un sacrificio di ADL da 10 mln per riportare a casa un figlio del Vesuvio nonché un eccellente vice Higuain. Lui non aspettava solo una chiamata, i tifosi ci speravano. Alla fine è andata diversamente, ma sono nate comunque altre fantastiche storie".

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