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L'AVVERSARIO - Fuori dall'incubo, ora o mai più: l'Hellas vuol riscrivere un finale annunciatoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 24 settembre 2017, 08:30Editoriale
di Saverio Cucina
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Saverio Cucina - Lalaziosiamonoi.it

L'AVVERSARIO - Fuori dall'incubo, ora o mai più: l'Hellas vuol riscrivere un finale annunciato

Due pareggi a reti bianche e tre sconfitte, anche piuttosto roboanti. Un inizio disastroso per l’Hellas Verona di Fabio Pecchia, che in sole cinque giornate si è già guadagnato la nomea di cenerentola del campionato insieme a Crotone e Benevento. Una falsa partenza che ha scosso tutto l’ambiente scaligero, sempre più consapevole ora di avere davanti a sé una montagna da scalare. Eppure il mercato in entrata aveva in qualche modo regalato un velo di ottimismo. In difesa, tra gli altri, spiccano gli acquisti di Heurtaux e Caseres con l’etichetta di ‘usato sicuro’, anche se per quanto concerne l’uruguaiano Verona è solo una sosta momentanea con scadenza a gennaio (probabile futuro proprio in biancoceleste per l’ex Juve). Per il centrocampo i rinforzi di Buchel e dei fratelli Zuculini a dar esperienza e grinta al reparto. In attacco profili forse ancor più interessanti: la giovane promessa Kean in prestito dalla Juventus, il baby sudcoreano classe ’98 ex Barcellona Lee Seung-woo, ma soprattutto Cerci e Verde sugli esterni, entrambi con voglia di riscatto. All’appello manca ovviamente Antonio Cassano, che proprio all’ombra dell’Arena ha deciso in estate di ritirarsi (definitivamente?) dopo aver firmato un contratto con i gialloblù. Il sogno di riformare la fortunata coppia di ‘blucerchiata memoria’ con Pazzini è così andato in frantumi, senza però scalfire più di tanto la tenuta di un reparto che sembrava poter dare garanzie, almeno sulla carta. Eppure qualcosa è andato storto: 11 gol subiti, soltanto uno realizzato (quello di Pazzini su rigore alla prima giornata contro il Napoli). Dopo poco più di un mese dall’inizio del campionato, è già crisi nera.

DIFFIDARE DALLE TRAPPOLE - La possibilità di risorgere dalle ceneri passa ora dal Bentegodi contro una Lazio in totale emergenza in difesa, ma comunque in salute anche sul profilo dell'autostima. Un aspetto non indifferente e in netto contrasto con l'umore dei gialloblù, ampiamente ridimensionati rispetto alle aspettative di inizio stagione. Mister Pecchia, già alla vigilia, ha voluto comunque mantenere alta la concentrazione, diffidando dalle voci che arrivano da Roma: "Non voglio sentire parlare di Lazio in emergenza - ha spiegato in conferenza -, non dobbiamo cadere in questa trappola e non voglio dare peso a queste cose". Affrontare la squadra di Inzaghi come fosse al completo, è questo il monito lanciato ai suoi dal tecnico partenopeo, consapevole della grande opportunità di sfruttare le incertezze difensive dei biancocelesti. Questione di testa, insomma, una sfida a scacchi che il Verona vuole vincere per cominciare a riformulare un finale già scritto.

POSSIBILE ESORDIO PER CERCI - Cambia le carte in tavola Pecchia rispetto al turno infrasettimanale. In difesa torna Souprayen a sinistra dopo il turno di squalifica, con Caceres ancora in dubbio sulla destra dopo la lombalgia acuta accusata negli ultimi giorni. In caso di forfait è pronto ad abbassarsi Romulo nella linea dei difensori, con Caracciolo e Heurtaux a completare il reparto al centro. Sulla mediana, Fossati è in vantaggio su Buchel, mentre Bessa proverà a stringere i denti dopo una botta al ginocchio, ma se non dovesse farcela è pronto Zuculini. In attacco problemi per Verde per un risentimento muscolare all'adduttore destro: Cerci è recuperato, ma almeno in partenza potrebbe essere Kean ad affiancare Valoti alle spalle di Pazzini.

Probabili formazioni: HELLAS VERONA (4-3-3) - Nicolas; Caceres, Caracciolo, Heurtaux, Souprayen; Romulo, B. Zuculini, Fossati; Kean, Pazzini, Valoti. A disp. Coppola, Silvestri, Kumbulla, Buchel, Laner, Zaccagni, Bearzotti, Cerci, Fares, Lee, Verde. All. Pecchia.