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Costruzione nuovi stadi, cancellato il vincolo anti complessi residenziali. E su Lotito...
giovedì 27 aprile 2017, 18:01News
di Alessandro Vittori
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it

Costruzione nuovi stadi, cancellato il vincolo anti complessi residenziali. E su Lotito...

La 'manovrina' approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale rischia di avere un impatto fortissimo sul processo di costruzione di nuovi stadi in Italia. Se fino a prima del provvedimento chi voleva costruire nuovi impianti poteva pensare di rientrare nell’investimento realizzando solo cinema, negozi e centri commerciali, dal 24 aprile può mettere in cantiere anche palazzi, case, villette e relativi profitti di vendita. Il governo infatti ha cancellato il vincolo che vietava di inserire complessi residenziali nel progetto di nuove costruzioni sportive, purché superino la capienza di 20 mila posti. Era annunciata una norma 'salva stadio della Roma', ma si è andati oltre le aspettative: l'inserimento di condomini e palazzine inoltre non avrà bisogno di una variante urbanistica. Come riporta ilfattoquotidiano.it dal ministero spiegano che la decisione definitiva sarà sempre dei consigli comunali, ma di fatto i piani regolatori potranno essere superati con il parere positivo della conferenza dei servizi. Confermata inoltre la sospensione dei permessi per l’occupazione di suolo pubblico nel raggio di 300 metri dallo stadio in occasione delle partite: nelle mani delle società il business degli ambulanti.

"MOLTI SARANNO CONTENTI..." - La normativa precedente viene cambiata nel vincolo focale. Il nuovo comma 1 dell’articolo 62 prevede che: "Lo studio di fattibilità può ricomprendere anche la costruzione di immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, complementari e/o funzionali al finanziamento e alla fruibilità dell’impianto”. Cancellata la frase “con esclusione della realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale” che compariva nella precedente legge n.147 del 2013. Questo il commento di Roberto Della Seta, ex presidente di Legambiente e deputato del Partito Democratico, da sempre attivo sulla questione stadi. “A me pare che questa operazione non riguardi tanto il nuovo stadio della Roma (a cui lui ora sta collaborando come consulente per la certificazione ambientale per i proponenti), quanto altre città: ultimamente si è parlato di Firenze, mi vengono in mente anche i piani di Lotito per la nuova casa della Lazio che prevedevano una parte residenziale. Di sicuro in molti saranno contenti di questa legge”.

LE REAZIONI - Daniele Frongia, assessore allo Sport del Comune di Roma, sempre a ilfattoquotidiano.it precisa: "Per quel che ci riguarda non ci sono grosse novità. Dopo la ‘manovrina’ l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, ha incontrato l’As Roma, ma è servito solo per ribadire gli accordi già presi: le carte in tavola non cambiano. Con la vecchia o con la nuova legge, possiamo garantire che il residenziale non entrerà nel progetto. Prendiamo atto invece dell’accelerazione nell’iter della conferenza: nel nostro caso, dove tutto è già stato approfondito a lungo, potrebbe avere un risvolto positivo, il rischio è che abbia effetti deleteri altrove”. Dal ministero dello Sport sostengono che si tratta di una norma fatta per snellire la burocrazia e dare nuovo impulso alla costruzione di nuovi impianti. Il controllo sarà garantito dal fatto che i consigli comunali avranno l'ultima parola in conferenza dei servizi.