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Daniele Pecci: "Tifo Lazio da sempre, è una tradizione di famiglia. Sono deluso dai sogni infranti"
mercoledì 29 agosto 2018, 17:01News
di Annalisa Cesaretti
per Lalaziosiamonoi.it
fonte Lalaziosiamonoi.it

Daniele Pecci: "Tifo Lazio da sempre, è una tradizione di famiglia. Sono deluso dai sogni infranti"

A partire dal prossimo novembre porterà al teatro Quirino di Roma il suo adattamento de Il Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Ma al contrario del protagonista dell'opera, l'uomo che coglie un'occasione beffarda del destino per tagliare tutti i ponti col passato, Daniele Pecci si trova perfettamente a suo agio a rivivere i ricordi di un tempo. Quelli legati alla sua famiglia e alla Lazio, la squadra che tifa da quando è bambino. Ecco cosa ha raccontato l'attore ai microfoni di Radio Incontro Olympia: "In famiglia siamo tutti quanti della Lazio. Mio nonno, nato nel 1901, era della della Lazio e ha tramandato questa tradizione a mio padre e a me. Dopo lo scudetto del ’74 andavo sempre allo stadio con mio zio, ma ero piccolo e ho pochi ricordi. Però ho bene impressi nella mente gli anni bui della Serie B, per un ragazzino furono quasi devastanti. Poi ho vissuto le emozioni dello Scudetto del 2000 e delle meravigliose coppe. Purtroppo ho paura che tutto questo rimanga solamente un ricordo.".

LA SCORSA STAGIONE - "Per me è stata una delusione immensa. È vero, la Lazio è stata penalizzata dagli errori arbitrali e dall’uso scorretto del Var, ma secondo me non ci sono scuse. Alla fine del campionato abbiamo combinato un disastro e abbiamo buttato via quanto di bello avevamo costruito, tutti i sogni che erano a un passo dall’essere realizzati. La partita persa in casa contro l’Inter è stata una disfatta tremenda, qualcosa di inaccettabile. In campo bisogna mettercela tutta, fino allo stremo delle forze, e bisogna uscirne almeno con un pareggio".

NOSTALGIA - "Oggi non vedo vie d’uscita. Quest’anno speravo di vedere arrivare almeno due difensori decenti, ma così non è stato. Quindi credo che con questa rosa la Lazio possa aspirare magari a un decimo posto. Per come viene gestita la squadra e considerando quali sono gli interessi di chi mette i soldi, credo che non ci possano essere grandi aspettative. L’unica cosa che posso fare è sperare che la Lazio rimanga in una posizione medio alta di classifica, che ogni tanto possa vincere qualcosa di importante. Finora ci ha detto bene, perché abbiamo avuto dei giocatori che si sono rivelati poi dei campioni. Ma se poi inizia a dirti male, che fai? Non saprei. So solo che sono molto deluso, perché rispetto alla squadra che avevamo lo scorso anno sarebbe bastato davvero poco per riuscire a fare il salto di qualità".