LAZIO STORY - 22 settembre 1999: quando la Lazio ribaltò in 3 minuti la Dinamo Kiev
La Lazio viaggia spedita versa la sfida al Genoa. Parte una settimana importantissima che prevede, dopo l’impegno contro il grifone, la trasferta a Udine e il derby del 29 settembre. Esattamente 19 anni fa i biancocelesti invece avevano di fronte la Dinamo Kiev nella seconda giornata del girone di Champions League.
LAZIO - DINAMO KIEV - Esordio casalingo della Lazio in Champions League a seguito del pareggio di Leverkusen della settimana precedente. Eriksson sceglie il solito 4-4-2, coppia Mancini-Boksic in attacco, a centrocampo Stankovic e Nedved sugli esterni, Almeyda e Veron in mezzo, in difesa quartetto Negro, Nesta, Mihajlovic e Favalli davanti a Ballotta. La Lazio parte fortissimo, macinando gioco e producendo occasioni su occasioni. La scarsa lucidità dei biancocelesti unita a uno Shovkovski in stato di grazia tiene a galla la Dinamo Kiev, che sporadicamente si fa vedere dalle parti di Marchegiani. Alla lunga sale il nervosismo, tanto che Eriksson è costretto a inserire Salas al posto di Stankovic, passando al tridente. Al 68’ però arriva il colpo di scena, quando l’arbitro Diaz Vega scambia una scivolata pulitissima di Mihajlovic per un contatto con Rebrov in area di rigore. Dal dischetto lo stesso attaccante ucraino trasforma portando in vantaggio i suoi. La reazione della Lazio è rabbiosa e tra il 72’ e il 75’ raccoglie ciò che prima sembrava quasi impossibile. Sugli sviluppi di un’azione di corner Mihajlovic mette il pallone al centro dell’area che Negro accarezza quanto basta per abbattere il muro di Shovkovski. I biancocelesti continuano a spingere sull’acceleratore e Salas regala addirittura il vantaggio in seguito a uno stop e una girata repentina di sinistro. Nel restante quarto d’ora non succede più nulla di importante, prima vittoria della storia della Lazio in Champions League.