Becali, dalle provocazioni allo sfogo: "Eravamo spazzatura, dopo ieri sera potrei lasciare il calcio"

“Pensavo che la Lazio fosse più forte”. Diceva di non avere paura della squadra di Inzaghi il patron dell'FCSB Gigi Becali, era convinto di poter passare il turno. Forse una provocazione, di certo dopo la partita di ritorno il numero 1 del club romeno ha certamente cambiato idea. All’Olimpico il dominio biancoceleste è stato netto. E a Digi Sport adesso arriva il duro sfogo: “Cosa ne penso? Ho preso 5 gol. Non vedrete più nessun trasferimento da parte mia. Abbiamo speso 3 milioni per Coman o 2 milioni per Nedelcu come scemi! Vi do la mia parola d’onore che non compro più giocatori.

Non so quanto ancora rimarrò nel mondo del calcio. Forse vado in pensione e lascio la società a Talpan (capo del dipartimento di giustizia del Ministero di Romania, ndr). Durante la partita ho pensato di non parlare più di calcio nella mia vita. Eravamo spazzatura”. Becali è un fiume in piena: “Stasera ho capito che non possiamo paragonarci a loro e che non conosco il calcio. Ci hanno irriso, hanno fatto quello che volevano. Avrei detto di cambiare tutta la squadra se mi fosse stato chiesto, la colpa è di tutti. Dovevamo giocare in contropiede, come Mourinho quando sconfisse il Barcellona con l'Inter".