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TMW RADIO - Di Marzio: "Serie A, senza pubblico non è calcio. La tecnica sarà decisiva"
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Maracana con Marco Piccari
Ospiti: Gianni Di Marzio, Andrea Solaini e Beppe Incocciati
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A TMW Radio, durante Maracanà, è venuto il momento di mister Gianni Di Marzio. Ecco le sue parole:
Inter fuori dalla corsa Scudetto?
"Non è stata fatta una preparazione organica, quindi non credo si possa fare una partenza sprint. Difficile che le squadre possano farlo, non solo l'Inter. Sarà importantissima la strategia del tecnico nei cambi".
Sarà fondamentale Eriksen?
"Eriksen è un grande giocatore, ma in questo sistema di gioco voluto da Conte, il centrocampista deve rientrare ed essere in linea con i difensori. Per me lui è da 4-3-1-2, non per questo schema".
In realtà tutti i tecnici delle prime tre squadre (Juve, Lazio e Inter) sembrano essere molto rigidi negli schemi:
"Saranno decisivi i cambi tattici in corsa. Ci sono allenatori che sanno lavorare con un modulo e basta e altri che sanno cambiare durante la partita. Conte e Sarri hanno giocatori che possono spaccare la partita. Douglas è il classico giocatore che fa questo, ma ha spesso infortuni ed è molto incostante".
Chi scegliere tra il miglior Eriksen e il miglior Luis Alberto?
"Eriksen se cambia mentalità e ruolo può diventare un giocatore di livello, come lo spagnolo. Anche il laziale ha faticato ma è cresciuto molto. E preferisco comunque lo spagnolo. Tecnicamente Eriksen è anche più forte, ma come rendimento è più forte il laziale".
La Serie A pronta a ripartire. Si arriverà fino in fondo?
"Non sarà vero calcio, ma virtuale. Senza pubblico non è calcio, dove mancheranno i toni agonistici, visto che si dovrà stare anche attenti a marcare un giocatore. Ma c'è la necessità di riprendere. Sono curioso di vedere che partite saranno. A incidere sarà soprattutto il fattore della qualità tecnica".
Inter fuori dalla corsa Scudetto?
"Non è stata fatta una preparazione organica, quindi non credo si possa fare una partenza sprint. Difficile che le squadre possano farlo, non solo l'Inter. Sarà importantissima la strategia del tecnico nei cambi".
Sarà fondamentale Eriksen?
"Eriksen è un grande giocatore, ma in questo sistema di gioco voluto da Conte, il centrocampista deve rientrare ed essere in linea con i difensori. Per me lui è da 4-3-1-2, non per questo schema".
In realtà tutti i tecnici delle prime tre squadre (Juve, Lazio e Inter) sembrano essere molto rigidi negli schemi:
"Saranno decisivi i cambi tattici in corsa. Ci sono allenatori che sanno lavorare con un modulo e basta e altri che sanno cambiare durante la partita. Conte e Sarri hanno giocatori che possono spaccare la partita. Douglas è il classico giocatore che fa questo, ma ha spesso infortuni ed è molto incostante".
Chi scegliere tra il miglior Eriksen e il miglior Luis Alberto?
"Eriksen se cambia mentalità e ruolo può diventare un giocatore di livello, come lo spagnolo. Anche il laziale ha faticato ma è cresciuto molto. E preferisco comunque lo spagnolo. Tecnicamente Eriksen è anche più forte, ma come rendimento è più forte il laziale".
La Serie A pronta a ripartire. Si arriverà fino in fondo?
"Non sarà vero calcio, ma virtuale. Senza pubblico non è calcio, dove mancheranno i toni agonistici, visto che si dovrà stare anche attenti a marcare un giocatore. Ma c'è la necessità di riprendere. Sono curioso di vedere che partite saranno. A incidere sarà soprattutto il fattore della qualità tecnica".
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